Santa Croce sperimenta il Metodo Montessori

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Il primo giorno di scuola hanno seguito con lo sguardo i loro bambini che entravano in classe. Alle Colonnello Lugli di Santa Croce, all’inevitabile emozione si è aggiunta anche la consapevolezza di aver conseguito un importante risultato: sono state istituite dall’inizio dell’anno scolastico due sezioni di classe prima ispirate al metodo Montessori. L’associazione Scuola amica dei bambini e delle bambine si è impegnata per mesi per cercare di realizzare il progetto e proprio quando si stavano assottigliando le speranze, “grazie alla disponibilità di Attilio Desiderio, dirigente del Comprensivo Carpi 2” spiegano Angela Gozzi e Francesca Maccione “nel novembre del 2011 abbiamo avuto la possibilità di incontrare insegnanti interessati alla sperimentazione”. Così si è lavorato per arrivare all’avvio di due classi prime guidate dai maestri Aldo Arbore e Mara Conforto nella scuola pubblica primaria di Santa Croce. Il metodo Montessori, adottato per la prima volta a Carpi, è stato concepito agli inizi del Novecento dalla pedagogista Maria Montessori: “rappresenta – ci spiegano Angela e Francesca – un punto di riferimento per una nuova concezione dell’infanzia, per nuovi metodi scolastici e per una nuova idea di scuola in funzione della crescita, dello sviluppo e della ricerca di originalità del bambino: vengono rispettati i tempi dei singoli bambini di cui viene valorizzata la diversità”.
Per conoscere a fondo il metodo Montessori, gli insegnanti Arbore e Conforto hanno dovuto seguire corsi e stanno facendo formazione ‘in itinere’ con due grandissime esperte, Paola Collina di Bologna e Vanda Mazzarello di Genova. “Si è deciso di iniziare con l’applicazione del metodo all’area logico-matematica per poi estenderlo, ma sarà un percorso piuttosto lungo e impegnativo”.
Grazie all’associazione Scuola Amica dei Bambini e delle Bambine sono stati acquistati i primi materiali sensoriali su cui si basa la didattica: si tratta di strumenti, in legno, che permettono di rappresentare materialmente concetti astratti che sarebbero altrimenti molto più difficili da elaborare. Solidi geometrici a incastro, il telaio delle allacciature, le aste numeriche sono fra i materiali “studiati apposta per favorire l’autoapprendimento. Per ogni classe c’è una singola dotazione perché mentre un compagno di classe sperimenta, gli altri imparano osservandolo”. I fondatori di Google, Larry Page e Sergey Brin, sono fra gli esempi più noti di bambini cresciuti frequentando una scuola Montessori ma “non è la genialità o il risultato l’obiettivo del metodo Montessori che è finalizzato alla gioia dell’apprendere connaturata a ogni bambino, che chiede solo di essere accompagnato nel suo percorso”.
S.G.

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