Tutti uniti in modo coordinato contro le infiltrazioni mafiose

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“La Cgil di Carpi accoglie convintamente l’invito proposto dalle pagine del vostro giornale poichè riteniamo indispensabile cominciare a muoversi in modo determinato e coordinato sul territorio affinchè le infiltrazioni malavitose e le pratiche di illegalità non diventino da fenomeno sporadico a normale prassi come in altre zone del nostro Paese.
Poniamo l’accento sulla parola coordinato perchè a nostro parere è giunto il momento di fare un passo avanti rispetto alle pur importanti iniziative poste in campo dai singoli soggetti istituzionali e di categoria.
E’ giunto il momento per far fronte comune e fare in modo che ogni segnale di deriva venga immediatamente letto e circoscritto, ma soprattutto perchè chi prova a infiltrasi nel nostro territorio non trovi spazi di nessun genere a partire dal sindacato dai professionisti alle associazioni di categoria agli istituti di credito fino alle Forze dell’Ordine.
Per questo motivo lanciamo la proposta di mobilitazione per coinvolgere tutti questi attori in un protocollo di comportamento comune nei confronti di pratiche malavitose ed illegali.
Ci sono già diverse esperienze in campo dai protocolli anti rachet a quelli di controllo degli appalti alle misure previste dalla legge regionale e qui a nostro parere potremo dare vita ad un ulteriore elaborazione che sintetizzi una modalità condivisa di approccio al problema.
La Cgil dichiara la propria piena disponibilità a ragionare con tutti coloro che vorranno dare un contributo in tal senso e sostiene tutti coloro che si stanno già mobilitando sul territorio come l’esperienza del presidio di Libera che coivolge importanti realtà associative, ma al quale forse manca l’importante appoggio delle associazioni degli imprenditori , dei commercianti e dei professionisti che potrebbero essere determinanti per una efficace azione di contrasto in quanto prime vittime spesso di tali fenomeni”.
Tamara Calzolari

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