Avis: 2011 in crescita ma il lavoro da fare è ancora tanto

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Il bilancio annuale di Avis è in crescita. E’ quanto emerso dall’assemblea comunale di Avis Carpi svoltasi lo scorso 29 marzo, presso l’Auditorium Loria, e presieduta da Carlo Contini. Nel corso della riunione sono intervenuti anche l’assessore alle Politiche Sociali Alberto Bellelli, il tesoriere di Avis Cristiano Terenziani e il sirettore sanitario Silvano Cabri. Dopo il calo progressivo di donazioni registrato dal 2005 al 2009, il 2011 ha rappresentato per l’Avis di Carpi un anno di consolidamento del positivo risultato di crescita ottenuto nel 2010, grazie alla disponibilità e alla generosità dei donatori e all’impegno profuso dai collaboratori e dai dirigenti del distretto carpigiano.

Nel dettaglio, rispetto al 2010, l’Avis di Carpi ha registrato un aumento complessivo delle donazioni pari a 10 unità, toccando la soglia delle 6.160 donazioni ricevute, tra sangue intero, piastrine e plasma. I dati quindi confermano l’efficacia dell’entrata in vigore dei nuovi criteri di idoneità e selezione del donatore che hanno dato la possibilità di effettuare fino a 6 donazioni pro capite, mentre precedentemente il limite era di 4. Un valore che salta subito all’occhio è l’aumento delle domande di iscrizione di cittadini nati all’estero: si è infatti passati da 30 del 2010 a 42 del 2011, ma considerando l’esiguo numero totale di donatori effettivi nati all’estero, l’obiettivo futuro è quello di concretizzare un maggiore coinvolgimento e partecipazione delle comunità straniere residenti a Carpi. Inoltre il 2011 ha segnato ufficialmente l’inizio del duro percorso che dovrà portare, entro il 31 dicembre 2014, all’accreditamento delle unità di raccolta, il che equivale a ottenere il formale riconoscimento che l’organizzazione ha la competenza per svolgere il proprio compito.

Ruolo che Avis Carpi negli anni ha svolto con competenza e professionalità indiscusse. Un impegno notevole è stato inoltre profuso nelle campagne di sensibilizzazione al dono del sangue presso le scuole, i principali centri sportivi e in occasione delle principali sagre cittadine come Festa in Festa, la Festa dell’Aratura, la Lasagnata di settembre e molte altre ancora. Una questione ancora irrisolta riguarda invece la futura sede prelievi. Da un lato all’Avis servono spazi più adeguati per poter svolgere al meglio l’attività di raccolta anche in vista della necessità di accreditamento, dall’altro l’Usl deve destinare ad altri usi i locali attualmente occupati all’interno dell’ospedale dal servizio prelievi. Proprio negli ultimi mesi sembra essere emersa una possibile soluzione all’urgente problema: una nuova struttura in zona acquedotto che, con i dovuti interventi di sistemazione e messa a norma, potebbe essere adattata alle esigenze di Avis, ma il capitale necessario allo scopo è piuttosto oneroso.

Per Silvano Cabri, gli obiettivi principali per il 2012 riguardano, oltre alla stesura definitiva di un Protocollo relativo alle implicazioni delle terapie farmacologiche nella selezione dei donatori, anche l’adozione delle nuove cartelle cliniche informatizzate per tutti i donatori e la collaborazione fattiva all’impegnativo progetto di raccolta sangue e plasma per l’anno 2012 sulla base di quanto previsto dal Piano Regionale Sangue. Infine, come aveva già ricordato Contini, il fine fondamentale da perseguire concerne lo sviluppo del percorso di qualità che dovrà portare all’accreditamento istituzionale dell’attività svolta con la puntuale verfica della funzionalità e dell’adeguatezza della sede carpigiana.

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