“Le ripetute manovre finanziarie del Governo (in 18 mesi sono state ben 5, l’ultima è Salva Italia) vedranno diminuire i trasferimenti nelle casse comunali di una cifra pari ad almeno 6 milioni di euro nell’ultimo triennio e ci costringeranno a presentare un Bilancio preventivo che non potrà che proporre alla città un nuovo equilibrio tra diminuzioni della spesa e nuove entrate fiscali, oltre che tra livello dei servizi, capacità di spesa e garanzia di nuove entrate”.
Il Sindaco di Carpi Enrico Campedelli introduce così i punti centrali dell’ormai prossima manovra di bilancio: la discussione del Preventivo 2012 è prevista in Consiglio comunale il 29 marzo e già in queste settimane si sono svolti a Palazzo Scacchetti diversi incontri con sindacati e associazioni di categoria, nel corso dei quali l’ente locale ha presentato le proprie proposte `socializzando’ l’impatto che le manovre dei Governi Berlusconi e Monti avranno sulle casse municipali.
Nonostante i tagli alla spesa e le difficoltà di redazione del documento di programmazione economico-finanziaria dovute ad un iter più complesso che nel passato, per il 2012 il Comune di Carpi ribadisce comunque come suo primo obiettivo la tenuta dei servizi ai cittadini nel quadro di una riorganizzazione della macchina comunale che consenta di recuperare risorse pure attraverso la mobilità interna dei dipendenti (oggi sono circa 340, mentre l’Unione ne ha già oltre 400) e una diversa redistribuzione di uffici e sedi.
“Punti cardine presi a riferimento per la predisposizione del Bilancio Preventivo 2012 – prosegue l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso – sono stati l’intenzione di voler mantenere il livello quantitativo dei servizi alla persona sul territorio (parliamo ad esempio del numero dei posti negli asili nido e nelle scuole materne, oltre che nelle strutture protette per anziani e anche delle risorse destinate all’assistenza ai soggetti fragili). Continua poi il lavoro di contenimento della spesa nei diversi settori, che prevede anche una riorganizzazione delle uscite oltre che della macchina comunale, con l’obiettivo di raggiungere sempre maggiori efficientamenti: il passaggio all’Unione Terre d’Argine dei servizi Ragioneria, Economato e Tributi è previsto entro l’anno”.
La novità del 2012 è sicuramente rappresentata dall’Imu, l’Imposta municipale unica: questa imposta, che è stata anticipata di due anni rispetto a quanto previsto dal Governo Berlusconi nell’ambito del federalismo fiscale, si configura come una tassa patrimoniale locale che consente ai Comuni di recuperare la leva impositiva rimasta bloccata per anni. “Il maggior gettito che deriverà dalla sua applicazione si tradurrà in un taglio di pari importo però sui trasferimenti a venire del Fondo sperimentale di riequilibrio. Sull’Imu – dice Caruso – ci siamo confrontati con sindacati e associazioni di categoria in occasione della definizione degli equilibri di bilancio, e abbiamo deciso di prevedere un’aliquota pari al 5 per mille della rendita catastale per le prime case (con detrazioni raddoppiate rispetto all’Ici, 200 euro di detrazione fissa più 50 euro per ogni figlio miniore di 26 anni convivente) e del 9 per mille sugli altri immobili. Abbiamo previsto poi agevolazioni sugli immobili locati con contratto concordato (pagheranno l’8.6 per mille) e sugli immobili produttivi di proprietà. Sarà applicata l’aliquota massima consentita, vale a dire il 10,6 per mille, ai cosiddetti immobili a disposizione che non saranno più soggetti alla tassazione Irpef. Per incentivare il progetto LaCasanellaRete (partito da qualche mese nel territorio dell’Unione Terre d’Argine per cercare di dare una risposta al problema abitativo) l’aliquota si ridurrà al 5 per mille per coloro che mettono a disposizione alloggi per l’affitto. Gli immobili strumentali all’attività agricola saranno tassati con un’aliquota che invece del 2 per mille sarà ridotta dal Comune all’uno per mille. Ricordiamo che il 3.8% del gettito Imu (ad esclusione di quello sulla prima casa) dovrà essere versato allo Stato. L’Imu dunque passa da imposta municipale a municipale/erariale”.
I proventi da oneri di urbanizzazione nel Bilancio Preventivo 2012 saranno poi utilizzati solo per interventi previsti principalmente per le manutenzioni. Non è previsto infine nel 2012 l’adeguamento dell’addizionale Irpef, che rimane dunque invariata. La spesa consolidata nel Bilancio Preventivo 2012 (comprensiva dunque di quella dell’Unione) passerà da 65 milioni di euro del 2009 a 57.4 dell’anno in corso.
“Sentiamo la difficoltà di dover affrontare il tema di ulteriori imposizioni fiscali che si vanno a sommare a quelle già decise del Governo attuale e da quello precedente con le tante manovre degli ultimi mesi. Ci aspettiamo che sia modificato il Patto di stabilità, il chè ci consentirebbe di liberare risorse per i carpigiani e le aziende del territorio. Una grande sfida ci attende – conclude il Sindaco Campedelli – e chiediamo la collaborazione della città se vogliamo mantenere alto il livello della vita che conosciamo oggi”.