Escorpio tra le vie di Rotterdam

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Progettare e costruire un veicolo ad alta efficienza energetica in grado di percorrere quanta più distanza possibile con la minor quantità di carburante ed emissioni: una missione impossibile? Oltre 3mila studenti provenienti da tutta Europa hanno raccolto la sfida e sono al lavoro per battere i record delle scorse edizioni e mettersi alla prova sul circuito cittadino di Rotterdam, Paesi Bassi, in occasione della Shell Eco-marathon Europe 2012, dal 17 al 19 maggio. Per la prima volta nella sua storia europea, la manifestazione avrà luogo su un circuito urbano, tra le vie di Rotterdam, invitando gli studenti a testare su strada le loro conoscenze in materia di efficienza energetica. La scelta di un circuito cittadino darà anche al pubblico l’opportunità di vivere più da vicino l’esperienza davvero unica della Shell Eco-marathon e sostenere i team in gara.

La 28esima edizione della manifestazione lancia quindi una sfida ancora più impegnativa ai 227 team provenienti da 24 Paesi europei, chiamati a fissare nuovi standard per i veicoli del futuro. Anche quest’anno il nostro Paese sarà ben rappresentato, con 12 team italiani in finale: Zero C dell’Itis Leonardo da Vinci di Carpi, SenzaBenza di Maranello, FaenzaITIracing e FaenzAlcoholRacing di Faenza, Energy and Motion di Vicenza, H2politO – molecole da corsa e H2politO – molecules going hybrid di Torino, mecc-e e mecc-H2 di Milano, Unibas Racing Team di Potenza, Salento Eco Team di Lecce, EcoKatane Engineering di Catania.

La storia della Shell Eco-marathon inizia 28 anni fa. E’ il più importante progetto di educazione e formazione di Shell sulla mobilità sostenibile, nato per promuovere tra i giovani valori quali il rispetto dell’ambiente, l’efficienza energetica, il riconoscimento della diversità individuale e culturale. I partecipanti sono invitati a progettare e costruire veicoli in grado di percorrere la maggior distanza possibile utilizzando il minor quantitativo di carburante. Due le categorie previste: Prototipi, dove la progettazione mira a ridurre la resistenza e massimizzare l’efficienza del motore, realizzando veicoli che spesso hanno un aspetto avveniristico; e UrbanConcept, nella quale i veicoli sono creati secondo i criteri più convenzionali delle quattro ruote. Quest’anno saranno in gara 160 Prototipi e 67 veicoli UrbanConcept, i team italiani parteciperanno con 8 veicoli nella prima categoria (quello carpigiano è l’ormai mitico Escorpio) e 4 nella seconda.

*b*La prestazione 2011 di Escorpio+b+
Il veicolo a idrogeno della scuola carpigiana, Escorpio, ha registrato una resa di oltre 2.500 chilometri con l’equivalente di un litro di benzina. La gara per la categoria prototipi prevedeva almeno quattro prove di 25 chilometri l’una, a una media di 30 chilometri orari e la prestazione della macchina messa a punto dal Team Zero C del Da Vinci è stata tutto un crescendo: 234 chilometri per kwattora, poi 235, 283 e 286, pari a 2.516 chilometri per litro/equivalente, polverizzando il proprio record di 1.905 chilometri fatto segnare nel 2009. Un risultato da circoletto rosso che colloca l’istituto modenese al sesto posto assoluto fra i prototipi. Su 212 squadre ammesse, provenienti da 27 Paesi, un’ottantina non è sopravvissuta alla selezione per la fase finale mentre i veicoli a idrogeno erano 46, quasi tutti realizzati da università.

Il sesto posto carpigiano è anche il secondo piazzamento assoluto per le squadre italiane di ogni ordine, categoria e alimentazione: solo il Politecnico di Milano ha fatto di meglio, superando tutti i concorrenti con un prototipo a energia solare. Soddisfazione in pista, infine, anche per il veicolo elettrico dell’Itip Bucci di Faenza, nono fra gli UrbanConcept plug-in: il Team Manfredo condivide con Carpi il progetto Mobilita sostenibile in Europa, co-finanziato dalla Regione Emilia Romagna.

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