Quando si entra nel negozio Emè di Emè della 35enne carpigiana Tania Ferrari – laureata in Filosofia con indirizzo in Estetica, e con alle spalle diversi anni di esperienza nel settore tessile – si respira subito un’atmosfera magica.
Quando e perchè hai deciso di aprire l’atelier?
“L’idea della boutique è nata 15 mesi fa dal desiderio di ricreare a Carpi un atelier di dimensione sartoriale come quelli di una volta, in cui ogni sposa sia valorizzata e coccolata. Vestire una ragazza per il giorno più bello della sua vità è un’esperienza davvero gratificante, che mi permette di rivivere le stesse emozioni che provai io quando convolai a nozze. Ho scelto di affiliarmi al noto marchio franchising Atelier Aimée per garantire alle mie clienti un esclusivo prodotto made in Italy di notevole qualità e sempre al passo con le tendenze”.
Come accompagni la sposa nella scelta dell’abito perfetto?
“Poiché si tratta di una decisione estremamente importante, è fondamentale accompagnare la sposa nel percorso che la porterà all’abito dei suoi sogni con professionalità e sensibilità. Pertanto cerco sempre di capire chi ho di fronte e di consigliarle – tra i tanti modelli esposti – quello che si addice maggiormente alla sua personalità e silhouette, nonché gusto personale e disponibilità economica. Anche la location e l’orario della cerimonia non sono da sottovalutare: ad esempio trovo particolarmente adatto per chi festeggia le nozze alla sera in un ristorante in città, e vanta un fisico longilineo, un elegante e sinuoso abito a sirena. Il suggerimento principale è tuttavia quello di lasciarsi trasportare dall’istinto e dall’emozione, senza farsi troppo influenzare dai pareri di amiche e parenti che, talvolta, possono rivelarsi fuorvianti. La scelta dell’abito è quasi sempre un colpo di fulmine, un amore a prima vista. Quando, dopo aver visionato e provato decine di abiti diversi, la ragazza ne indossa uno con cui si sente perfettamente a proprio agio e che non vorrebbe mai togliersi di dosso, ecco, quello è l’abito perfetto”.
E una volta scelto
l’abito?
“A quel punto interviene la sarta interna all’atelier per fare le rifiniture necessarie affinchè l’abito calzi a pennello. Anche i dettagli sono molto importanti, per cui insieme alla sposa si può scegliere di personalizzare e reinterpretare l’abito per esempio con inserti di fiori, tulle o piccole decorazioni di Swarovski. Sinora non ho mai venduto un abito identico a un altro, poiché ogni donna è unica e irripetibile, e c’è sempre un particolare che la distingue”.
Quali sono le preferenze delle spose nell’ultimo periodo?
“Ho riscontrato un ritorno all’essenzialità, per cui le spose preferiscono un abito scivolato e lineare rispetto al classico vestito ampio, pomposo e baroccheggiante. Probabilmente si tratta anche di una scelta legata all’età delle donne che vanno oggi all’altare (tra i 30 e i 40 anni) e al fatto che molte abbiano già dei figli”.
Quali sono le ultime tendenze del settore?
“La collezione Primavera/Estate 2012 si ispira alle fresche e romantiche atmosfere provenzali. Lo stile dominante è pertanto country-chic ma arricchito da particolari inediti ed esclusivi. Tra le principali tendenze vi sono sicuramente le organze di seta leggera stampate con bouquet di piccoli fiori nelle declinazioni dei colori lavanda e glicine in abbinamento al rubino, oppure al viola più intenso. Per restare in tema anche il bouquet e gli addobbi floreali possono essere composti sui toni del viola, impiegando ramage di fiori di lavanda e non ti scordar di me. Anche il pizzo trionfa in tutte le sue declinazioni: dai più strutturati rebrodè, ai leggeri chantilly, o ancora macramè. Il pizzo può rivestire quasi interamente l’abito oppure fare capolino solo in certi punti – come sul corsetto a balconcino o lungo i fianchi – a contrasto con una gonna scivolata in georgette o una ampia in chiffon. La maggior parte delle spose sceglie di non osare con un abito total color, ma di puntare sul classico avorio per arricchirlo eventualmente con dettagli colorati. Abbiamo assistito anche a un grande ritorno della moda Anni Sessanta, soprattutto per quanto riguarda l’acconciatura e il make-up. Il look per il gran giorno si ispira all’indiscutibile icona di fascino francese Brigitte Bardot con i suoi bellissimi capelli lunghi, sciolti e con solo un piccolo raccolto sulla nuca. Il look può poi essere addolcito con graziosi cerchietti di fiori intrecciati e piccoli nastri sfumati come gli abiti. Ovviamente la moda fornisce ottimi spunti a cui attingere, ma ciò che è importante è scegliere sempre in base alla propria indole e al proprio senso estetico”.