L’evoluzione di Dolcenera

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“Se in generale il teatro è un luogo dotato di una magia particolare, quello di Carpi è davvero fantastico”. Ha esordito così Dolcenera, la giovane cantautrice leccese che, dopo 5 album e la vittoria nella sezione Proposte del Festival di Sanremo del 2003, ha scelto Carpi come seconda tappa di Evoluzione della specie, il nuovo tour con il quale calcherà 15 palcoscenici italiani. L’appuntamento con la cantante dalla voce sensuale, al Teatro di Carpi, è per martedì 15 novembre, alle 21, per quel che non sarà soltanto un concerto, ma un vero e proprio spettacolo, unico e originale, dove tutti gli elementi scenici si fonderanno per condurre gli spettatori attraverso le molteplici sfaccettature di un unico tema: l’evoluzione. E’ questo infatti il fil rouge lungo il quale Dolcenera mescolerà i suoi successi, i nuovi brani dell’ultimo album alle cover di Fabrizio De Andrè, il cantautore genovese da lei tanto amato e che gli ha regalato il nome. “Questa volta ho scelto di esibirmi nei teatri proprio per poter avere l’atmosfera in grado di amplificare il livello emotivo di ciò che propongo. Sul palco si può giocare con i chiaroscuri, le varie tonalità dei sentimenti… esibirsi nei palazzetti è tutta un’altra cosa, lì il tono deve essere sempre piuttosto forte”. Lo spettacolo è diviso in due parti: nella prima, Dolcenera spadroneggerà con il suo pianoforte mentre, nella seconda, ci saranno una serie di duetti con ognuno dei cinque strumenti della sua band. “Il tema è l’evoluzione, sia quella musicale, dall’acustico all’elettronica, sia quella, fatta di lotta e fusione, del binomio uomo–donna. Senza dimenticare che in questo percorso si colloca anche la mia crescita personale e artistica”. Chi la conosce bene, infatti, definisce questa ragazza piena di grinta ‘cangiante’, e questo suo carattere, sempre alla ricerca di nuovi modi per lasciarsi sorprendere, si riverbera inevitabilmente anche nel suo percorso artistico, costellato di sonorità sempre differenti e di nuove sperimentazioni. “L’ultimo album – Evoluzione della specie, da cui lo spettacolo è tratto – nasce dal mio studio della batteria, che ha portato a un ritmo differente nello scrivere le canzoni, fino alla musica elettronica per la quale mi sono stati di ispirazione alcuni gruppi francesi, tra i quali i Phoenix”. Uno spettacolo affascinante, che corre sul filo di variegate emozioni, nel quale, assicura Dolcenera, ci sarà ampio spazio per l’improvvisazione al pianoforte e per sorprendere il pubblico.

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