Incontro Denny Rose nel suo studio; al centro della stanza domina un tavolo da lavoro chiaro di grandi dimensioni carico di oggetti, foto e cataloghi; appesi alle pareti abiti, accessori, sugli scaffali scatole da scarpe in un ambiente mosso, creativo, tutt’altro che asettico. Ha il volto un po’ tirato Daniela Malpighi, per tutti Denny, stilista del brand e titolare dell’azienda: total look jeans e zero trucco, magra, molti tatuaggi sulle braccia, lontana dal dimostrare i 50 anni tondi compiuti quest’anno. E’ indaffarata nella gestione dei nuovi progetti, su tutti la nuova linea maschile rappresentata da un testimonial “scomodo”: il discusso Fabrizio Corona. “Sto seguendo i commenti su Corona guardando la pagina Facebook dell’azienda – esordisce Daniela – una settantina in un’ora e mezza, decisamente tanti. Sono soprattutto critiche e spesso davvero feroci. Qualcuno ha scritto dei trattati per spiegarmi tutte le ragioni per cui non avrei dovuto farmi rappresentare da Corona. Sapete cosa ne penso? Se ne sta parlando. E’ quel che volevo e ora sono ancora più convinta della mia scelta”. Sorride, ma lo sguardo si vela. “A volte le persone sanno essere spietate” . Il riferimento è alle critiche piovutele addosso quando ha avuto le note difficoltà che l’hanno portata a versare all’Agenzia delle Entrate un ingente somma di denaro. “Da allora anche su di me ho sentito di tutto – spiega – fatico a lasciarmi scalfire anche se ne ho sofferto parecchio. Solo qualche giorno fa mi hanno chiesto se fosse vero che la mia azienda stesse per fallire: posso assicurare che siamo lontani dal fallimento e che, nonostante un inevitabile calo del lavoro dovuto alla crisi, tra gennaio e settembre il fatturato si è mantenuto sui livelli di quello dell’anno precedente”. In azienda continuano a lavorare 16 persone lei inclusa, ma ci tiene a spiegare che grazie al suo brand lavorano decine di lavoratori sul territorio. Mi mostra in anteprima le foto della nuova collezione denominata Denny Rose for Corona Star’s con un Corona imberbe, capelli un po’ arruffati, ben vestito, senza eccessi: uno stile “pulito” per descrivere al meglio i capi. Magliette a tinta unita, tagli sobri, linee giovani e casual senza eccessi. Camicie a righe sottili, giacche di buon taglio e completi scuri con tanto di cravatta. Un look che veste l’uomo dalla mattina alla sera. Ma Corona farà bene o male a Denny Rose? Difficile prevederlo ora. “Con Fabrizio ho instaurato un buon rapporto – spiega Denny – c’è rispetto reciproco e ad oggi ho conosciuto un uomo migliore di quello che descrivono le cronache. Da più di un anno non commette più sciocchezze, credo che anche i miei capi lo aiuteranno ad avere un’immagine migliore, nuova. Anche la sanzione che ha preso in centro a Carpi nel maggio scorso è stata colpa mia, gli ho dato io delle indicazioni sbagliate”. Mentre parliamo suona il telefono: è Fabrizio Corona, racconta di essere in giro col figlio Carlos, due chiacchiere e i saluti. Quando riattacca Denny spiega: “tutti a parole detestano Corona, ma posso garantire che tutte le volte che ho camminato al suo fianco lo fermano e lo salutano donne, uomini, anziani e bambini; spesso vogliono persino una foto ricordo con lui. Qualcuno forse non è del tutto sincero quando lo critica e comunque lui sembra davvero cambiato”. Vedremo dunque se Corona riuscirà a mantenere comportamenti in sintonia con l’aria da bravo ragazzo che traspare nelle foto del catalogo, se sarà l’uomo giusto per interpretare la collezione. Nel frattempo qualcuno spera che la sua annunciata idea di prendere casa a Carpi sia semplicemente una boutade per il lancio della collezione.
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