Maxi frode fiscale Carpi per 66 milioni di euro

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Lo sviluppo di una singolare intuizione operativa derivante dalla presentazione di una denuncia di furto della contabilità avvenuta su un’autovettura privata in strane circostanze, ha consentito la scoperta di una maxifrode fiscale perpetrata da una società carpigiana che apparentemente conduceva una normale e insospettabile attività mercantile nel settore dell’importazione e del commercio all’ingrosso di filati e, parallelamente, operava nella più completa inosservanza delle regole contabili e fiscali, provocando effetti devastanti per l’Erario e per gli operatori economici concorrenti sul mercato. I finanzieri hanno constatato, innanzitutto, l’inattendibilità dell’impianto contabile, assolutamente sottodimensionato e costituito ad hoc per non permettere la ricostruzione della reale capacità contributiva del soggetto economico. Le attività ispettive espletate mediante l’utilizzo di specifiche metodologie di controllo hanno consentito di verificare che l’operatore controllato è stato evasore paratotale dal 2006 al 2008 ed evasore totale nel 2009. Dal 2006 al 2011 sono stati operati significativi recuperi a tassazione per oltre 66 milioni di euro in materia di Reddito d’Impresa, Ira.p. e Iva. con la scoperta 4 evasori totali, opportunamente segnalati ai rispettivi Reparti del Corpo territorialmente competenti. Il legale rappresentante della Società è stato deferito alla locale Autorità Giudiziaria per aver omesso il versamento delle ritenute previdenziali a carico dei dipendenti.

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