Iper a Soliera, no delle associazioni

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Hanno scelto l’hotel Marchi ad Appalto di Soliera per puntare l’indice contro il progetto previsto lì accanto, nell’area ex Sicem: la realizzazione di un nuovo iper, una grande struttura di vendita alimentare nell’area de Le Gallerie. I rappresentanti di Confesercenti, Confcommercio, Cna e Licom, piuttosto arrabbiati, chiedono alla Provincia di Modena di ripensarci e bloccare la costruzione di nuove grandi superfici.
La revisione del POIC, il Piano Operativo Provinciale degli Insediamenti Commerciali, secondo le Associazioni del commercio, avviene in un momento economico estremamente delicato, in cui la crisi sta determinando un costante e sensibile calo dei consumi. Da qui l’accorato appello alla Provincia perché non si limiti a ratificare le richieste dei sindaci, ma intervenga con forza per rivedere un piano del commercio che, così come è oggi, aggiunge altri 30mila metri quadrati di grandi superfici di vendita a quelli non ancora realizzati del piano 2006.
Per questo Confesercenti, Confcommercio, Cna e Licom hanno presentato ai sindaci dell’Unione Terre d’Argine la richiesta di una moratoria sulla realizzazione di questi nuovi insediamenti commerciali, e sul progetto di Appalto, in particolare perché impattante e destabilizzante per l’area delle Terre d’Argine, ma anche per Modena.
“Lì, già nel 2006 – spiega Massimiliano Siligardi, direttore Confesercenti Carpi – la Provincia di Modena aveva cassato il progetto di realizzare un ipermercato commerciale. Ora invece viene riproposto. Dal 2006 a oggi cosa è cambiato? La Provincia non ce lo ha assolutamente spiegato. I dati che abbiamo in mano dicono che sono calati i consumi, è calato il reddito delle famiglie, è calata l’occupazione nel commercio, sono calate le ore lavorate: non ci sono i presupposti per stravolgere oggi l’ipotesi di insediamento pensata nel 2006 e che prevedeva la realizzazione di una grande superficie di vendita extra-alimentare.
Non vogliamo solo parlare a tutela dell’interesse delle nostre azinede: qui si pone un problema più generale di gestione del territorio. Un nuovo iper a dieci minuti dal Grandemilia e ad altrettanti dal Borgogioioso rischia di essere destabilizzante per gli assi commerciali esistenti e per i centri storici in particolare. Il rischio è quello della desertificazione che porta disagio e degrado nel cuore delle città”.
Il 30 maggio ci sarà l’ultima riunione della Conferenza di pianificazione per l’adozione del Poic: l’ultima chiamata per l’iper all’Appalto.

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