Zadi: tempo scaduto!

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Sciopero con presidio davanti ai cancelli dei lavoratori della Zadi Spa, azienda metalmeccanica con 250 addetti che produce accensioni e fanaleria per moto. A incrociare le braccia, martedì 19 aprile, sono stati tutti i lavoratori che, insieme alle rappresentanze di Fiom/Cgil Carpi e Rsu, hanno chiesto garanzie sulla “continuità produttiva e occupazionale dello stabilimento” di via Carlo Marx. La Zadi versa dal 2010 in una difficile situazione finanziaria e di esposizione debitoria. L’azienda ha cercato di far fronte al problema con le proprie forze, senza però riuscirci. “A gennaio – spiega il sindacalista Antonio Petrillo – è stata manifestata l’intenzione di cedere in affitto di ramo d’azienda la Zadi Spa a un gruppo indiano, rassicurando che il tutto era già quasi definito. Il titolare dell’impresa negli incontri successivi ha spiegato che la trattativa si sarebbe conclusa entro il 30 marzo, ma così non è stato; negli incontri effettuati successivamente ci aveva garantito la firma entro il 15 di aprile. Ora il titolare ci ha comunicato che non ci sono ancora le condizioni per la firma al contratto di compravendita. Se la vendita non dovesse concretizzarsi al più presto si aprono seri problemi di tenuta per un’azienda fortemente indebitata. In una fase come questa è da irresponsabili mettere a rischio una realtà che non ha problemi di mercato, sta continuando a evadere numerose commesse” e ha assunto ben 62 interinali, il cui contratto scade a fine aprile. Se la tanto auspicata firma del contratto non avverrà nel corso della settimana, lavoratori e sindacati minacciano di fermare la produzione, organizzando un presidio permanente davanti l’azienda.