Amianto all’asilo: la vicenda di Bagnolo in Piano

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All’inizio dell’anno scolastico, a settembre 2010, una bambina che frequenta la sezione dei 4 anni della scuola d’infanzia Tatonius di Bagnolo in Piano porta a casa un sasso di dubbia entità: il padre, insospettito, lo fa analizzare e ha la conferma che si tratta di un pezzo di cemento amianto. Il genitore informa la cooperativa che gestisce la struttura i rilievi su trenta sassi confermano la presenza di amianto nel cortile della scuola.I genitori dei bambini grequentanti l’asilo inaugurato nel 2007 vengono convocati a una riunione (ma non vengono avvertiti i genitori dei bambini chehanno frequentato l’asilo nel triennio precedente). Sono presenti il presidente della cooperativa, l’assessore competente, la cooperativa proprietaria e impresa costruttrice dell’asilo, Asl, Arpa. La scuola viene chiusa. I genitori si costituiscono in Comitato alla ricerca delle responsabilità di chi ha agito mettendo terreno contaminato nel cortile dell’asilo.
Inizia lo sbancamento della parte superficiale del terreno, terra portata in fase di costruzione dell’asilo nel 2006. vengono tolti dai 20 ai 70 cmdi terra che verrà chiusa in big bags appositi che verranno inviati allo stoccaggio e allo smaltimento. Le successive analisi confermano l’assenza di fibre di amianto nel terreno vergine. Appurata la totale assenza di rifiuti tossici e inquinanti, il 22 novembre i bambini rientrano nella loro scuola.

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