8 treni cancellati in un giorno e mezzo: è record!

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Forse la Cenerentola delle linee, ovvero la Modena-Carpi-Mantova, voleva entrare nel Guinness dei Primati. Quante soppressioni si possono effettuare in un giorno e mezzo? Desiderosa di battere ogni record, Cenerentola ce la mette tutta e… ce la fa. Otto treni cancellati tra la sera di lunedì 22 novembre e il pomeriggio di martedì 23. L’encomiabile primato è in realtà stato raggiunto a causa di un guasto a un treno proveniente da Verona, in arrivo a Modena delle ore 21,02. Guasto che, uno “spettacolare” effetto slavina, ha provocato la soppressione di tutti i collegamenti della prima mattinata della “navetta” Modena-Carpi. E, tanto per non far mancar nulla al bistrattato popolo dei dannati – che, evidentemente, per continuare a prendere il treno ogni giorno, nonostante code, treni stipati come carri merce, ritardi e soppressioni pressoché quotidiani, o ha sviluppato una vena masochista o è vittima della Sindrome di Stoccolma – è stato eliminato pure il treno delle 13:33 da Modena. Meno male che nei giorni scorsi l’assessore alla Mobilità della Provincia di Modena, Stefano Vaccari aveva inviato una lettera ad Alfredo Peri, suo alter ego regionale, per chiedere un “risoluto intervento della Regione Emilia Romagna per superare l’attuale sovrapposizione di inefficienze nel governo della ferrovia Modena-Verona, spostando sulla direzione regionale dell’Emilia Romagna di Rfi la gestione dell’infrastruttura ora in carico a Verona”. Per l’assioma al danno si somma quasi sempre la beffa, il servizio sostitutivo con gli autobus, è risultato insufficiente, come sottolinea Angelo Frascarolo, presidente del Comitato Utenti Ferrovia Modena-Carpi-Mantova: “è stato istituito un servizio sostitutivo su gomma, annunciato a mezzo diffusione sonora, ma con una modalità a dir poco irritante. Prima sono stati annunciati in rapida sequenza i treni soppressi (citando solo i numeri e non gli orari, lasciando nella più totale incertezza i viaggiatori) e poi è stato annunciato che i treni sarebbero stati “autosostituiti”, senza precisare con quale modalità, lasciando nuovamente nel dubbio i malcapitati”. Risultato: molti non sono riusciti a salire sui mezzi alternativi. D’altronde tutti non ci sarebbero entrati! “Abbiamo superato la soglia del ridicolo”, aggiunge Vaccari che rilancia, “a questo punto, per scusarsi, Trenitalia dovrebbe riflettere seriamente sull’ipotesi di regalare un abbonamento a tutti i pendolari”. Buona idea, peccato che Trenitalia, gli abbonamenti, invece di regalarli, preferisce aumentarli…