Gli angeli custodi dai capelli d’argento

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All’inaugurazione dell’anno accademico dell’UNiversità della Terza Età, la Sala delle Vedute era gremita all’inverosimile. Tutte donne, pochissimi gli uomini. Reticenti a farsi coinvolgere in iniziative di carattere intellettuale, nella terza età gli uomini si sentono forse più appagati quando possono dimostrare di essere ancora in grado di ‘fare’ qualcosa di importante.
E’¬ un contributo fondamentale, quello dei nonni, a sostegno delle famiglie con figli: portano i bambini a scuola, li seguono nei compiti e li accompagnano in palestra o in piscina. Sono loro a occuparsi degli anziani ultraottantenni. Piú in generale, gli ultrasessantacinquenni sono una risorsa per l’intera cittá perché, sulla loro attivitá di volontariato, si reggono numerose iniziative.
Ancora attivi e utili alla societá, sono 14.537 i carpigiani con piú di 65 anni e rappresentano il 21,3% della popolazione hanno lavorato per tutta la vita e oggi si godono la meritata pensione
Anche escludono coloro che hanno perso l’autosufficienza e quelli che si sono barricati dentro le mura di casa, rimane un esercito di nonni “civici”.
In molte di cittá si occupano anche della sorveglianza e della vigilanza davanti alle scuole: al suono della campanella, puntuali e sorridenti, presidiano l’entrata e l’uscita degli studenti. Con la classica pettorina arancione e paletta alla mano, regolano l’intenso traffico di punta con ruoli e responsabilitá ben definiti.
Con costanza e dedizione portano avanti il loro lavoro tutto l’anno, sotto la pioggia e la neve, per sorvegliare sulla sicurezza dei piú piccoli.
Per loro si tratta di un’occasione per vincere la solitudine e l’emarginazione che, a volte, caratterizzano la terza età: un modo per dimostrare di essere ancora in grado di fare qualcosa di importante.
Grazie all’ impegno dei nonni vigili, la Polizia Municipale di Carpi avrebbe piú tempo per occuparsi di questioni maggiormente pressanti. In altre cittá succede da vent’anni.