Un tema di buon auspicio per il decennale del festivalfilosofia. E’ Fortuna, infatti, la parola chiave dell’edizione 2010 che si svolge a Modena, Carpi e Sassuolo dal 17 al 19 settembre in 40 luoghi diversi delle tre città. Lezioni magistrali, mostre, spettacoli, rassegne di film, letture, giochi per bambini e cene filosofiche. Gli appuntamenti sono quasi 200 e tutti gratuiti.
Piazze, chiese e cortili ospitano le oltre 50 lezioni magistrali del festival, che vede quest’anno tra i protagonisti Roberto Esposito (venerdì 17 – ore 16,30 in Piazza Garibaldi a Carpi), Massimo Cacciari, Umberto Galimberti, Carlo Galli (venerdì 17 – ore 11,30 in Piazza Garibaldi a Carpi), Massimo Pivetti (venerdì 17 – ore 18,30 in Piazzale Re Astolfo a Carpi), Salvatore Natoli, Angelo Panebianco (sabato 18 – ore 18 in Piazza Garibaldi a Carpi), Michela Marzano (sabato 18 – ore 21 in Piazzale Re Astolfo a Carpi), Piero Coda, Marcello Veneziani, Sergio Givone (sabato 18 – ore 15 in Biblioteca a Carpi), Enzo Bianchi, Elena Esposito (sabato 18 – ore 10 in Piazza Garibaldi a Carpi), Salvatore Veca (venerdì 17 – ore 15 in Piazzale Re Astolfo a Carpi), Giorgio Stabile (venerdì 17 – ore 10 in Piazzale Re Astolfo a Carpi), Raffaele De Giorgi (sabato 18 – ore 11,30 in Piazzale Re Astolfo a Carpi), Pierpaolo Portinari (domenica 19 – ore 15 in Biblioteca), Piero Coda (domenica 19 – ore 16,30 in Piazzale Re Astolfo a Carpi), Marco Vozza (domenica 19 – ore 10 in Piazzale Re Astolfo a Carpi) e Remo Bodei, supervisore scientifico del festival fin dalla prima edizione e ora Presidente del Comitato scientifico del Consorzio.
Molti anche i filosofi stranieri, circa un terzo del totale, che vengono da ogni parte del mondo: tra loro i francesi Jean-Luc Nancy (domenica 19 – ore 11,30 in Piazza Garibaldi a Carpi), Jean Pierre Dupuy, Francois Jullien (sabato 18 – ore 16,30 in Piazza Garibaldi a Carpi) e Marc Augé, che fa parte del comitato scientifico del Consorzio, i tedeschi Peter Sloterdijk, Jürgen Moltmann e Gerd Gigerenzer, l’americano Niles Eldredge e due sociologi che hanno trovato asilo in Gran Bretagna come il polacco Zygmunt Bauman e l’ungherese Frank Furedi.