Carpi è diventata più ‘solare’: grazie all’incremento negli ultimi cinque anni degli investimenti nel settore delle rinnovabili, gli impianti fotovoltaici sono raddoppiati ed è di conseguenza aumentata la produzione di energia elettrica in città come in tutta Italia: nel 2015 con 18,9 gigawatt di potenza fotovoltaica installata eravamo il quinto Paese al mondo per capacità di produrre elettricità dai pannelli solari, dietro solo a Cina, Germania, Giappone e Stati Uniti, e il primo per capacità di coprire il fabbisogno energetico nazionale con il solare. Gli oltre 650mila pannelli sparsi per l’Italia hanno il potenziale di coprire l’8% dell’elettricità che consumiamo.
E così dopo anni di sviluppo delle rinnovabili, oggi si pone con evidenza il tema della manutenzione di impianti e infrastrutture. “Affinché rendano al meglio e reggano nel tempo, infatti, è necessaria una revisione periodica per garantirne il perfetto funzionamento. Le conseguenze di un eventuale fermo dell’impianto fotovoltaico sono nefaste perché durante quel periodo non produce energia elettrica e nessuno restituisce i soldi persi. Un impianto rappresenta un investimento se la sua resa è massima, sempre. Ne abbiamo preso atto come azienda nel corso dell’attività di questi anni”.
A parlare è Riccardo Cavicchioli, che insieme al cugino Luca Storchi conduce Energetica, nata nel 2010: alle rinnovabili hanno creduto sin da subito e in questi anni si sono specializzati nella consulenza energetica a 360 gradi, dalla progettazione al post vendita.
Dopo la vendita e l’installazione, infatti, l’impianto fotovoltaico va periodicamente controllato. Il malfunzionamento o l’inottemperanza ai necessari adeguamenti normativi incidono sulla resa e – spiega Cavicchioli – trascurare un impianto alla fine ci costa di più di un intervento una volta all’anno, sempre ripagato da una maggior produttività. Anche a livello istituzionale, a partire dal Gse, si promuove la manutenzione per garantire la più elevata produzione di energia elettrica”.
Poi può succedere che un produttore di moduli o inverter scompaia dal mercato o scelga di fondersi con un altro oppure si incontrano difficoltà nel momento in cui si ha la necessità, per un qualsiasi motivo, di interfacciarsi con le istituzioni. “A quel punto le cose si complicano per chi, ad esempio, deve procurarsi un pezzo di ricambio prima che scada la garanzia o deve banalmente comunicare una modifica al Gse”. Per questo il know how di Energetica è diventato prezioso. Il servizio più apprezzato dai clienti è quello del telecontrollo remoto che garantisce il monitoraggio giornaliero delle prestazioni dell’impianto: “è come un controllo a vista quotidiano della performance, naturalmente sulla base delle condizioni presenti in quella zona”, precisa Cavicchioli.
Le tasche dei cittadini che in questi anni si sono trasformati in produttori di energia ne hanno tratto beneficio: la produzione di energia in proprio ha permesso loro di risparmiare su bollette in costante aumento. Di più, grazie all’accumulo, “oggi possono diventare completamente autonomi evitando di vendere il surplus all’Enel e accumulando l’eventuale eccedenza di produzione in batterie che la restituiscono al bisogno”. All’inizio forse non si era nemmeno capito che lo scenario energetico “sarebbe stato di un certo tipo – commenta Cavicchioli – e a maggior ragione le rinnovabili si sono rivelate la scelta giusta perché continuano a garantire grande convenienza”.
Sara Gelli