Alessandro Milan ospite della rassegna Ne vale la pena

Alessandro Milan presenta, martedì 22 giugno, alle 20.30, nel Cortile d'Onore di Palazzo Pio, il suo ultimo libro Un giorno lo dirò al mondo: fonde la puntualità dell’inchiesta giudiziaria con il racconto autobiografico. Dialoga con l'autore Pierluigi Senatore.

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Torna in presenza Ne Vale la Pena, la rassegna promossa dal Comune di Carpi, in collaborazione con Bper, Radio Bruno e Libreria Mondadori Bookstore di Carpi. Il prossimo appuntamento è martedì 22 giugno, alle 20.30, nel Cortile d’Onore di Palazzo Pio con Alessandro Milan. Il giornalista e conduttore radiofonico presenterà, insieme a Pierluigi Senatore, il suo ultimo libro Un giorno lo dirò al mondo.

Nel settembre del 1993, a Norfolk (Virginia), le acque del fiume Lafayette restituiscono il corpo senza vita della diciassettenne Sarah Wisnosky. Fin dal principio i sospetti ricadono sul fidanzato, il ventiseienne italo-americano Derek Rocco Barnabei, che, al termine di un processo indiziario durato tre settimane, è condannato a morte per violenza sessuale e omicidio. Barnabei si dichiarò innocente e vittima di un complotto.

In molti si mobilitarono contro la sentenza. Intervennero esponenti politici, il Parlamento europeo – che adottò all’unanimità una risoluzione sulla pena di morte citando nel documento il caso Barnabei, definendolo controverso, e chiedendo di commutare la condanna in ergastolo -, persino papa Giovanni Paolo II si unì agli appelli. Tuttavia gli estremi tentativi di bloccare l’esecuzione non sortirono alcun effetto. La Corte suprema rigettò i ricorsi presentati e Derek Rocco Barnabei fu giustiziato in Virginia il 14 settembre 2000.

Alessandro Milan, agli inizi della sua carriera in una appena nata Radio24, intervistò più volte Barnabei e collaborò a due straordinarie dirette dal braccio della morte. In queste pagine, Milan fonde la puntualità dell’inchiesta giudiziaria con il racconto autobiografico, perché la vicenda di Barnabei non è per lui solo una prova giornalistica, ma un incontro umano che lo investe e lo segna personalmente. Per vent’anni ha cercato risposte agli interrogativi e ai dubbi sulla verità di Derek, seppure nella convinzione che nessuna risposta possa giustificare la barbarie di una condanna a morte. La pena capitale «è sbagliata, sempre e comunque, anche per chi si è macchiato di un crimine efferato oltre ogni ragionevole dubbio». È soltanto una vendetta, «di Stato, ma pur sempre vendetta».

Ingresso gratuito su prenotazione al link: www.comune.carpi.mo.it/prenota-eventi/carpiestate

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