Da Pecorile al Castello di Canossa e ritorno da Cavandola e Votigno

Il terzo itinerario proposto dalla rubrica Sentieri Minimi è nel reggiano. Da Carpi, in una cinquantina di minuti, si arriva in macchina a Pecorile, frazione di Vezzano sul Crostolo.

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Il terzo itinerario che vi propongo è nel reggiano. Da Carpi, in una cinquantina di minuti, si arriva in macchina a Pecorile, frazione di Vezzano sul Crostolo: dopo aver parcheggiato, per partire col piede giusto consiglio subito una sosta golosa al piccolo forno Ca’ Bianca (ottimi i biscotti e i tortelli ripieni). Speriamo che il forno non chiuda come più volte annunciato dai proprietari perché sanno produrre davvero delle delizie! La piccola frazione si sta spopolando e sarebbe un doppio peccato: presso il forno si possono anche acquistare miele e altre leccornie della zona.

Dopo aver fatto provviste proseguiamo su via Canossa, oltrepassiamo il ponte e arriviamo a un bivio, lì proseguiremo a destra per la strada in leggera salita (via Monte). Oltrepassiamo una grande azienda agricola e un gruppo di case, poi la piccola chiesa isolata di Santa Eufemia sino al piccolo borgo di Casola di Mezzo (prendete come riferimento il B&B Casa della Musica). A questo punto si può lasciare la strada per un sentiero appena delineato che taglia un prato a sinistra sino a raggiungere una carrareccia ben marcata, raggiunta la quale teniamo la sinistra. Arrivati a un culmine ci stacchiamo dalla carrareccia che gira verso sinistra e scendiamo verso Carbognano (indicazioni del sentiero per Castello di Canossa / Vetto).

Superate le case di Vetto o Carbognano (dipende un po’ da quale sentiero prendiamo a un certo punto nella discesa, ma la direzione va bene in ogni caso e voi lo sapete che vi dovete portare sempre una carta della zona, vero?) proseguiamo sulla strada asfaltata sino a incrociare la Provinciale SP 73 dove andando a sinistra, dopo circa un chilometro, arriviamo al Castello di Canossa, arcinoto per le vicende della cosiddetta umiliazione di Enrico IV: nel gennaio 1077 attese tre giorni prima di essere ricevuto dal Papa Gregorio VII. E non erano ancora tempi di global warming: le foto che illustrano l’articolo possono dare una lontana idea di cosa potesse significare stare tre giorni prostrato a terra…

In realtà del castello non resta molto e se vogliamo vedere un podere matildico è preferibile recarsi a Rossena, ma il giro dei castelli della Granduchessa lo proporremo quando avremo un po’ più di allenamento nelle gambe. Qui, intanto, si può visitare il Museo Nazionale animato da volontari appassionati e competenti. Terminata la visita al castello possiamo fare uno spuntino alla locanda / libreria Andare a Canossa. E’ più di un bar ma meno di un ristorante, non saprei come definirlo se non come un posto incantevole dove trovare ottime birre artigianali, salumi e formaggi che meritano una sosta. Insomma: oggi non smaltiremo molte calorie…

Se non abbiamo esagerato con le birrette, proseguiamo sempre sulla SP 73 guardando le singolari trame disegnate dai calanchi sulla nostra destra, sino a vedere le indicazioni per Cavandola (la strada si stacca in corrispondenza di un tornante; attenzione a non prendere la sterrata prima perché vi riporterebbe sempre verso Pecorile ma con un percorso molto accidentato e mal segnalato, oltre che con diversi guadi che sono da evitare a meno che il torrente non sia in asciutta). Si scende verso Pecorile da una strada asfaltata con traffico pressoché assente e, a metà della discesa, se volete fare una piccola deviazione, potete prendere per Votigno, antico borgo medioevale ora maggiormente noto per essere una delle piccole “capitali buddiste” in Italia. L’atmosfera è strana e, considerata la bellezza del luogo, vi si svolgono spesso matrimoni, creando una certa confusione tra abiti bianchi e arancioni, tacchi a spillo e sandali in pelle grezza, sfarzo e semplicità, auto che costano come una casa e persone che camminano scalze. Ripresa via Cavandola si scende sino all’agriturismo Cà del Ciuco (gite con gli asini in estate, molto piacevoli per i bimbi, che scendono assai divertiti e “profumati”) poi oltrepassata l’enorme azienda agricola Ca’ Martini, si giunge nuovamente a Pecorile. Qui torneremo a fare provviste al forno, giacché quanto comprato all’andata sarà già stato finito e torneremo a casa, come si dice, stanchi ma sazi.

Bruno Pullin

INFORMAZIONI

Località: Comune di Vezzano sul Crostolo (RE)

Partenza da: Pecorile, frazione di Vezzano sul Crostolo

Percorso: ad anello di 14,2 km, con dislivello di 520 metri; 70% su strade secondarie asfaltate; 30% su sentiero

Durata: circa 4 ore, oltre le eventuali pause