La storia di Giorgino

Lav Modena e adozioni

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1927

Ciao!,

sono Gio e vi racconto la mia storia: sono nato in Abruzzo in un paesino incastrato fra la terra e il mare. Della mia mamma ho un vago ricordo, so che sapeva di buono e mi teneva al caldo insieme ai fratellini e alle sorelline.

Sono cresciuto in casa di una brava signora. Mi ha tolto dalla strada prima che mi mettessi nei guai esplorando il mondo da solo e mi ha chiamato Giorgino. All’inizio la mamma mi è mancata ed anche i fratellini e le sorelline, poi ho fatto amicizia con gli altri ospiti di quel piccolo e accogliente rifugio: tre cani e tanti gatti. Mi divertivo a stuzzicarli ed ero un po’ birichino, ma tutti portavano pazienza, soprattutto la mamma adottiva a due zampe, sempre molto premurosa. Tutto sembrava andare bene quando, all’età di 6 mesi, la brava signora mi ha detto che avrei dovuto affrontare un lungo viaggio per andare a stare in un’altra casa, con un’altra famiglia. Pensavo fosse uno scherzo, poi ho visto che piangeva e mi sono preoccupato. Tra una lacrima e l’altra, mi ha spiegato che era malata e non riusciva più a occuparsi di me e degli altri pelosi. Mi ha anche detto che alcune volontarie la stavano aiutando.

 Senza conoscere altro che il piccolo giardino di quella casa, una notte ho affrontato un lungo viaggio in compagnia di umani mai annusati prima. Con me c’era Angiolino, uno dei gatti, ed altri pelosi, tutti un po’ spaventati. Forse la stanchezza, forse la tensione, durante il viaggio mi sono fatto pipì sotto… che vergogna!

 Quando siamo finalmente arrivati, ad attendermi c’erano le volontarie LAV Modena. Mi sono ritrovato in braccio ad una di loro, mentre l’altra mi sbaciucchiava e diceva: “dio t’bendesa!” Non so cosa vuol dire, ma dev’essere una formula magica perchè mi sono sentito subito meglio, ma non è finita qui… Angiolino se n’è andato con una di loro mentre l’altra mi ha portato a casa sua, dove sono stato giusto il tempo di terrorizzare il gatto e fare pipì sul tappeto. Dopo ho incontrato una signora, un signore ed una ragazzina. Che emozione!: sorrisi, esclamazioni, occhi lucidi e complimenti a non finire. Ho capito che mi stavano aspettando da tempo e non vedevano l’ora di abbracciarmi… ed io loro.

 Ed eccomi qui, a distanza di mesi vivo felice con la mia nuova famiglia in una casa accogliente piena di amore, giochi e allegria. Ne approfitto per salutare la mia ex-mamma adottiva e per ringraziare le volontarie per averci aiutati. Saluto anche Angiolino, so che hanno trovato casa anche a lui.

 Con affetto, Gio

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