Chissenefrega del colore delle luminarie natalizie e delle relative polemiche per le tonalità gialloblu che richiamerebbero i colori del Modena, invece di essere biancorosse come vorrebbe la tradizione carpigiana: potrebbero essere verdi e rosse o oro e verdi, non è questo il tempo delle sottigliezze. È stato un anno molto difficile, a tratti drammatico, ma è proprio in un momento come questo che si ha bisogno di cose belle per vivere il Natale, già così diverso. Dopo ogni momento buio anche stavolta arriverà la luce e questa è la speranza.
Viste le restrizioni c’è più voglia di fare acquisti anche perché è uno dei pochi modi rimasti per svagarsi e, oltre a uno shopping terapeutico, tanti hanno deciso di evitare i regali online per sostenere il commercio locale. C’è chi sceglie il centro per una passeggiata per ammirare lo spettacolo che solitamente offre a Natale. Mai come quest’anno puntare tutto su luci e luminarie, oltre a essere una scelta obbligata per l’impossibilità di organizzare eventi, è un impegno a portare calore e accoglienza nelle piazze e nelle strade della città: un segno per chi le frequenta, vi abita, lavora o vi si reca, appunto, per fare acquisti.
A Carpi le luminarie nelle strade e nelle vie e l’orsacchiotto in piazza Garibaldi non sono stati sufficienti a compensare il buio delle serrande abbassate che aumentano dopo le 18 riducendo, per esempio, corso Fanti alla penombra. È bastata una passeggiata sabato pomeriggio intorno alle 18.30 per rendersi conto della realtà: manca la luce, mancano le vetrine, manca la gente, manca la magia. In Corso Fanti a camminare c’è solo un ragazzo con la cassa bluetooth al massimo volume e la cui maleducazione è evidente: a pubblicare il video su facebook è stato il sindaco Alberto Bellelli che rivela di appartenere a un’altra generazione quando ipotizza che si tratti della “radio dell’auto” e che si presentino i genitori se convocati in Municipio. La scelta di pubblicare sulla pagina facebook istituzionale del primo cittadino il video di un ragazzo che tiene la cassa ad alto volume in corso Fanti è parecchio discutibile ma in pieno stile social. Di lì a qualche ora si verificherà l’ennesima rissa del sabato sera in corso Fanti a suon di sprangate tra ragazzi. Il periodo natalizio si apre nel peggiore dei modi ma quella della devianza giovanile in città è tutta un’altra storia.
Sara Gelli