Un nuovo ospedale, senza consumo di suolo

Carpi Bene Comune chiede a Sindaco, Giunta e Azienda Ausl “un nuovo studio di prefattibilità, e la comparazione dei costi con la localizzazione proposta da Ausl, che preveda la costruzione di un nuovo padiglione sul piazzale Donatori di Sangue e la successiva rigenerazione dell'esistente struttura procedendo in maniera graduale e modulare, non interrompendo nessuna attività ospedaliera".

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2016

Sostenibilità sociale, consumo di suolo zero, fruibilità dei servizi, possibilità di avviare subito i lavori senza dover attendere espropri e nuove strutture viarie. Questi i quattro punti cardine su cui si basa la riflessione di Carpi Bene Comune rispetto alla proposta dell’Azienda Ausl di Modena che vede la costruzione del nuovo ospedale carpigiano a ovest della città.
“La costruzione ex novo comporterebbe la cementificazione di una vastissima zona agricola che appesantirebbe un territorio urbanisticamente già compromesso e che abbasserebbe notevolmente la capacità del singolo di poter fruire dei servizi, soprattutto per quel che riguarda la parte diagnostica”, spiegano i promotori dell’appello.
Carpi Bene Comune chiede a Sindaco, Giunta e Azienda Ausl “un nuovo studio di prefattibilità, e la comparazione dei costi con la localizzazione proposta da Ausl, che preveda la costruzione di un nuovo padiglione sul piazzale Donatori di Sangue e la successiva rigenerazione dell’esistente struttura procedendo in maniera graduale e modulare, non interrompendo nessuna attività ospedaliera.
Utilizzando gli spazi adiacenti al Ramazzini sarebbe possibile costruire un parcheggio multilivello in una parte del parcheggio esistente e, nell’altra metà, costruire una struttura che possa permettere il trasferimento inizialmente dei comparti operatori e delle degenze e, successivamente, intervenire su tutti gli altri edifici del complesso, con demolizioni e ricostruzioni modulari o recuperando ciò che si riterrà conveniente recuperare. Questo non solo permetterebbe la ristrutturazione dei comparti trasferiti in maniera graduale, ma darebbe l’opportunità all’Amministrazione di partire immediatamente con i lavori utilizzando la disponibilità finanziaria dedicata che ammonta, ad oggi, a 67 milioni di euro (cifra insufficiente rispetto alla somma stimata per la realizzazione dell’intera opera)”.
Le Organizzazioni aderenti all’appello sono: Carpi Bene Comune, Carpi In Transizione, FIAB Modena – Sezione di Carpi, Legambiente Terre d’Argine, Lipu – Sezione di Carpi, WWF Emilia Centrale e Sinistra Italiana – Sezione di Carpi.