L’avvocato Selmi sulle pagine di Voi

Il legale carpigiano Alessandra Selmi, firma l’articolo “Per Nicoletta Mantovani quale matrimonio?” pubblicato sul settimanale VOI in cui supera il gossip, per approfondire gli aspetti giuridici dell’unione tra Nicoletta Mantovani e Alberto Tinarelli.

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L’avvocato carpigiano Alessandra Selmi firma l’articolo Per Nicoletta Mantovani quale matrimonio? pubblicato sul settimanale VOI dove approfondisce gli aspetti giuridici legati alle seconde nozze della vedova di Luciano Pavarotti. L’ analisi di Alessandra Selmi, avvocato matrimonialista ed esperto di diritto di famiglia, supera il gossip, per approfondire gli aspetti giuridici dell’unione tra Nicoletta Mantovani e Alberto Tinarelli.

“Col matrimonio, infatti, Nicoletta Mantovani – scrive l’avvocato Selmi – lederebbe i diritti ereditari della figlia Alice, attualmente unica erede della madre Nicoletta e del cospicuo patrimonio che la medesima ha ricevuto in eredità da Luciano Pavarotti, padre della giovane Alice”.

Possibile, si chiede il legale carpigiano, che una donna attenta come Nicoletta Mantovani abbia fatto una scelta così poco opportuna? E perché calcare tanto la mano sulla scelta del matrimonio in chiesa?

Il riferimento non sarebbe casuale secondo l’avvocato Selmi che precisa l’esistenza di due tipi di matrimonio religioso: per le leggi del nostro Stato il matrimonio celebrato in chiesa può essere concordatario, se celebrato in chiesa davanti al sacerdote e regolarmente trascritto nel registro di Stato civile o canonico, se celebrato in chiesa davanti al sacerdote ma non trascritto nel registro di Stato civile.

“È questa una tipologia di matrimonio – spiega il legale carpigiano – valida unicamente per la Chiesa cattolica ma non per lo Stato. Il vincolo resta solo spirituale, un atto religioso che non ha rilievo per l’ordinamento giuridico. I partner quindi non acquistano lo stato di coniugi e non si applicano le regole previste dalla legge in materia patrimoniale, di famiglia, di successione, né tutte le tutele previste esclusivamente per chi ha contratto un matrimonio con effetti civili.

Nell’ipotesi in cui Nicoletta Mantovani e Alberto Tinarelli scegliessero il matrimonio canonico, diventerebbero marito e moglie per la Chiesa cattolica ma non per lo Stato italiano. In tal caso unica erede di Nicoletta Manovani resterebbe la figlia Alice.

Se il matrimonio sarà solamente canonico durante la celebrazione non verrà data lettura degli articoli del codice civile, come avviene invece nei matrimoni concordatari così come non verrà chiesto agli sposi quale regime patrimoniale abbiano scelto, in quanto non saranno coniugati agli effetti civili”.

Per saperne di più, conclude Alessandra Selmi, non resta che aspettare la diretta televisiva dell’evento.

S.G.

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