Il Cavaliere d’Italia ha nidificato nel nuovo bacino di laminazione

L’area umida, raggiungibile da via Lama esterna, è oggi un angolo di grande bellezza dove la natura sta riprendendo lentamente possesso degli spazi.

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L’intricata rete di canali che da sempre connota la bella campagna emiliana regala angoli di straordinaria suggestione e bellezza, in particolare in estate, quando sono colmi d’acqua affinché i contadini possano dissetare le loro coltivazioni. La sistemazione dei canali costituisce un’opportunità preziosa per la riconnessione della rete ecologica, per il miglioramento della qualità dell’ambiente e il potenziamento della biodiversità. Un esempio virtuoso è senza dubbio rappresentato dal nuovo bacino di laminazione, rientrante nel progetto europeo Life Rinasce e realizzato dalla Bonifica dell’Emilia Centrale in collaborazione col Comune di Carpi: si estende per oltre 20mila metri quadrati lungo il canale Cavata Orientale e si sta trasformando in una zona di rifugio per numerose specie di animali e uccelli. Il progetto ha puntato alla creazione di habitat acquatici e l’incremento della biodiversità: lateralmente al canale è stata fatta una golena allagabile pari a circa 500 metri di lunghezza e con una larghezza di 5 e sono stati piantumati alberi e arbusti al fine di creare una fascia riparia laterale.  Realizzata anche una cassa di espansione di tre ettari – dove parte della superficie interna è destinata alla creazione di un’area umida – collegata al Canale Quinto sul quale verrà scaricata l’acqua in eccesso in caso di piogge eccezionali, per la laminazione in linea delle piene e la depurazione delle acque invasate. L’area, raggiungibile da via Lama esterna è oggi un angolo di grande bellezza dove la natura sta riprendendo lentamente possesso degli spazi: “basta fare una passeggiata per rendersi conto di quanti uccelli abbiamo scelto questo luogo per nidificare. Oltre a numerose anatre abbiamo scorto anche dei Cavalieri d’Italia coi loro piccoli, folaghe e gallinelle d’acqua. In questo momento delicato per la presenza dei nuovi nati e di colonizzazione della zona umida da parte di diverse specie faunistiche, raccomandiamo di essere discreti e rispettosi, soprattutto chi passeggia lungo argini e carreggiate, tenendo i cani sotto controllo. Quando il canneto diventerà più maturo e la zona completamente rinaturalizzata, quest’area umida diventerà senza dubbio una importante oasi di biodiversità dentro alla città. Un patrimonio prezioso di cui prendersi cura”, commenta Daniela Rustichelli, delegata della sezione carpigiana della Lipu. Migliorare il percorso dei canali si può trasformare anche in un’occasione preziosa di promozione del territorio. Attendiamo con ansia la realizzazione di Percorsi ciclabili d’Argine:  approvato dal Consiglio Comunale, il progetto, una volta realizzato, consentirà di percorrere un anello ciclo-pedonale lungo 43 chilometri tra il centro urbano e i confini est e ovest del territorio comunale, quasi interamente ricavato sugli argini dei canali di bonifica e sulle sponde dei corsi d’acqua come la Lama, il Tresinaro o il Diversivo Fossa Nuova – Gusmea. Percorsi nel verde amatissimi da cicloturisti e amanti della natura. Cosa stiamo aspettando?

Jessica Bianchi