Siamo gente di pianura ma la bellezza selvaggia della montagna ha conquistato anche il cuore di molti carpigiani. Il Cai – Sezione di Carpi è nato nel 1945 e da allora riunisce sempre più appassionati: “siamo gente semplice, di montagna – sorride il presidente della sezione cittadina, Marco Bulgarelli – alle parole preferiamo il cammino ma quest’anno ricorrono due anniversari importanti ed è per questo che abbiamo deciso di aprirci alla città organizzando una serie di eventi”. Nel 75° anno dalla creazione del Cai Carpi e nel 50° dalla nascita del Rifugio Città di Carpi – costruito col prezioso aiuto degli Alpini, sorge sulla Forcella Maraia a 2.110 metri, nel Gruppo dei Cadini di Misurina, nel cure delle Dolomiti – la sezione di Carpi, che conta 867 soci, vuole avvicinare quante più persone possibili al fascino delle alture e della natura incontaminata.
“Il 13 settembre di 50 anni fa, quando venne posata la prima pietra io c’ero – racconta Dante Colli, uno dei primi soci della sezione nonché alpinista appassionato – possedere un rifugio lì, non lontano dalle Tre Cime di Lavaredo è sicuramente motivo di orgoglio per tutta la nostra città”.
D’altronde, scriveva William Blake, Quando uomini e montagne si incontrano, grandi cose accadono. Impossibile restare immuni di fronte alla potenza e alla maestosità dei monti. “La bellezza è un valore imprescindibile che richiede di essere tradotto con differenti linguaggi”, ha aggiunto Colli, e per questo il ricco calendario di eventi organizzato dal Cai di Carpi – col patrocinio dei Comuni di Carpi e Auronzo di Cadore e il supporto economico della Fondazione Cassa di Risparmio – spazia dall’arte al cinema, al teatro. Dal 12 febbraio al 18 marzo, al Cinema Corso, ogni mercoledì alle 15,30, 18,15 e 21,15, vi sarà una rassegna di film dedicati alla montagna: dal Vajont – Una tragedia italiana a Queen without Land, da Verso dove a Verso l’ignoto, da The down Wall a La morte sospesa. Dal 2 al 7 marzo le classi seconde delle scuole medie cittadine parteciperanno a un concorso dedicato alla natura e ai cambiamenti che la stanno sconvolgendo, al termine del quale verrà premiato il miglior elaborato per istituto, mentre una quarantina di disegni selezionati verranno esposti in una mostra allestita in Sala Duomo dal 22 al 29 marzo. Il 16 aprile nella sede del Cai, presso il Circolo Gorizia, verrà invece organizzato un incontro con Paola Favero, ex tenente colonnello della Guardia Forestale: “la serata rappresenterà la preziosa occasione per meglio comprendere i nefasti effetti della tempesta Vaia in Val di Fiemme e, allo stesso tempo, – prosegue Dante Colli – sarà un vero e proprio inno d’amore nei confronti della natura e della sua delicatezza. Solo vivendola e frequentandola se ne può cogliere la sacralità. La bellezza. Un bene che tutti noi dobbiamo contribuire a difendere e tutelare”.
Dall’1 al 20 maggio in Sala Estense, a Palazzo Pio, prosegue il presidente, “allestiremo una mostra che illustra le nostre attività attraverso i volti dei nostri soci. Persone che vivono la montagna, dall’alpinismo sino alla speleologia”. Il 14 maggio, all’Auditorium San Rocco, giungerà invece la Compagnia Slegati: due giovani attori che, armati soltanto di una corda, daranno vita allo spettacolo teatrale La morte sospesa, tratto dall’omonimo libro di Joe Simpson. Nel 1985, due alpinisti britannici, Joe Simpson e il suo compagno di cordata, Simon Yates, dopo aver raggiunto la vetta del Siula Grande (6.536 metri) nelle Ande peruviane, vengono colti da una violenta bufera: i due scendono lungo una parete innevata, ma Simpson perde un appoggio e precipita rompendosi una gamba. Yates cerca di calarlo con laboriose manovre di corda ma la parete è interrotta da uno strapiombo sotto il quale Joe si trova appeso. Simon non riesce a issarlo e rischia di venire trascinato anche lui nel vuoto. Compie l’unico gesto possibile: allo stremo delle forze, recide la corda che lo unisce al compagno… “Ricordo di aver letto il libro di Simpson da cui è tratto lo spettacolo tutto d’un fiato, nel corso di una notte. Non riuscivo a staccare gli occhi dalle pagine, spero di ritrovare in scena le stesse emozioni provate durante la lettura”, ha aggiunto Edi Forghieri, accompagnatrice Cai. Il 10 giugno, al Cinema Corso, serata con Massimiliano Ossini, amato volto televisivo della trasmissione Linea Bianca che dialogherà col giornalista Nelson Bova. Il 12 e 13 settembre festa al Rifugio Città di Carpi, dove il maestro Carlo Guaitoli terrà un concerto e il Coro Cai Carpi – “equamente ripartito tra donne e uomini”, spiega Bulgarelli – guidato dalla direttrice Franca Bacchelli si esibirà di fronte al pubblico con un repertorio di suggestivi canti di montagna. I festeggianti si concluderanno con una mostra, allestita dal 3 al 18 ottobre presso la saletta della Fondazione, di opere di artisti locali dedicate ai monti. Un modo per gustare la vetta anche per coloro che non sono soliti frequentare le grandi alture.
Jessica Bianchi