Anche a Carpi cambia il modo di salutare i propri cari: lunedì 16 settembre, alle 17,30 in via Lenin, 9 inaugura Terracielo Funeral Home Carpi.
Il regista è Gianni Gibellini, presidente nazionale di EFI – Eccellenza Funeraria Italiana nonché amministratore delegato e socio di Cofim S.p.A., azienda con 35 dipendenti con sede a Modena. “Terracielo, a Carpi come a Modena e Mirandola, – spiega Gibellini – nasce per offrire a tutti la possibilità di esaudire le esigenze concrete che si presentano durante il lutto.
Carpi, con i suoi oltre 70mila abitanti, è stata un tassello determinate nello sviluppo socioeconomico della nostra terra. Una realtà del genere merita servizi innovativi anche in un settore come il nostro”.
Con un investimento di circa 2.8 milioni di euro, Gibellini è riuscito a dar vita a questa terza casa funeraria dopo quelle inaugurate a Modena nel 2011 e a Mirandola nel 2016. “E’ stata una scelta coraggiosa e un investimento di risorse notevole ma ne valeva la pena: creeremo occupazione e daremo ai cittadini la possibilità di accedere a servizi di alto livello a costi contenuti”.
Sala dei carpini, Sala del mare, Sala dei campi, Sala della aurora, Sala del tramonto e Sala del cielo: sono questi gli evocativi nomi delle sei sale del commiato di Terracielo. La struttura mette a disposizione un luogo in cui poter trasferire ed esporre il defunto prima del funerale: una pratica utile, ad esempio, quando si abbia bisogno di tempo per organizzare la cerimonia, quando si desidera che il proprio caro sia esposto alle visite in un luogo adeguato, nel caso in cui l’abitazione risulti inadatta, o comunque in un luogo più decoroso rispetto a molte delle camere ardenti delle strutture sanitarie. Terracielo Carpi si estende su una superficie di circa mille metri quadri. E’ divisa in spazi separati e accoglienti, ampi e ben arredati, per consentire di dare l’estremo saluto ai propri cari con dignità.
All’esterno c’è un piccolo giardino con una fontana, luogo di silenzio e meditazione.
Ciascuna delle sale è poi caratterizzata da un colore diverso che viene ripreso dagli arredi di design, sobri ed eleganti, e da delicati dettagli tematici che gli ospiti possono scegliere e personalizzare. Ogni sala del commiato è inoltre dotata di schermi e impianto audio: comandati da una regia centrale, possono diffondere in ciascuna sala immagini video che ricordano i momenti della vita del defunto scelte dai parenti, così come le musiche preferite.
Il progetto della struttura è stato firmato dall’architetto Luca Malavasi, mentre l’impresa che ne ha realizzato i lavori è AEC Costruzione di Stefano Zaccarellli.
Dignità, decoro e riservatezza ma anche innovazione e sostenibilità. Sono queste le parole chiave che hanno guidato i lavori.
L’aspetto più complesso è stato certamente quello di mediare tra elementi psicologici ed esigenze costruttive, cercando di mettere a disposizione della città un luogo in grado di accogliere il dolore e le emozioni delle persone nel momento di un lutto senza mai dimenticare gli aspetti legati alla funzionalità, all’efficienza, alla tecnologia e al risparmio energetico.