Sono 227 i bambini in lista d’attesa a Carpi per un posto al nido. Più che raddoppiati rispetto al 2006 quando erano 105 gli esclusi. Nell’Unione delle Terre d’Argine va meglio a Campogalliano (9 bambini in lista d’attesa) ma restano criticità a Novi (26) e a Soliera (27).
La lista d’attesa si ridurrà all’inizio dell’anno scolastico a causa delle rinunce da parte delle famiglie, ma il problema rimane e si aggraverà se continuerà a crescere la propensione delle famiglie a richiedere il servizio e se, contestualmente, caleranno le risorse a disposizione dell’ente pubblico.
L’assessore all’Istruzione dell’Unione Giuseppe Schena mette le mani avanti. “Come faremo a tenere in piedi gli stessi servizi di prima?” si domanda dopo aver elencato i tagli. “L’impatto della Finanziaria non ci consentirà purtroppo di mantenere la quantità e la qualità dei servizi che il nostro territorio ha sempre offerto”.
Oltre ai tagli, peseranno i vincoli: sarà permesso solo il 20% delle spese per incarichi e verranno tagliate la metà delle spese per la formazione; drasticamente ridotte le spese per la manutenzione; ammesse solo la metà delle spese per il personale a tempo determinato.
La manovra farà sentire pesantemente i suoi effetti dal 2011 ma “è necessario – sottolinea Schena – che i cittadini ne siano consapevoli fin da subito”.
Le risorse scarseggeranno in un momento critico per la famiglie più colpite dalla crisi. “I benefici accordati alle famiglie superano i 2 milioni all’anno. Ma per aiutare le famiglie più colpite dalla crisi è stato garantito un ulteriore sostegno di 50mila euro (nel 2009 ne hanno beneficiato 81 famiglie di Carpi, Novi, Soliera e Campogalliano, mentre nel 2010 sono salite a 103).
Intanto, continuano ad aumentare le richieste di un posto al nido nonostante tanti genitori abbiano perso il lavoro o ridotto la propria attività. Una scelta educativa?
Per l’anno scolastico 2010-2011, a Carpi sono stati accolti 511 bambini nei nidi d’infanzia (227 sono in lista d’attesa), a Campogalliano ne sono stati accolti 81 (9 in lista d’attesa), a Novi di Modena sono 58 i bambini accolti (26 in lista d’attesa), a Soliera 176 (27 in attesa).
Meno risorse, famiglie più bisognose e aumento delle richieste: la combinazione di questi fattori rischia di mandare in tilt l’offerta del servizio.