Quando il condominio non paga

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La situazione è drammatica. Una bomba a orologeria che potrebbe esplodere da un giorno all’altro. A Carpi sono tanti i Condomini a rischio fallimento e non si tratta solo dei casi più eclatanti di via Lago di Bolsena o del Biscione in via Cattani.
Per precipitare nell’incubo basta poco: se in un condominio signorile, in zona pregiata di Carpi come quella dello stadio, un appartamento viene acquistato da un inquilino non affidabile, si accumula negli anni un debito difficilmente sanabile. “Per dare un’idea – spiega l’amministratore condominiale Riccardo Del Tesoro – in un caso mancano all’appello 45mila euro: un debito contratto anno dopo anno da stranieri che si sono sempre rifiutati di pagare le spese condominiali. Per gli altri condòmini è una situazione intollerabile, di cui non vogliono in alcun modo farsi carico”.
Eppure la luce delle zone comuni va pagata, così come l’elettricità per far funzionare l’ascensore o la quota per la pulizia delle fosse biologiche. Insomma, le spese condominiali sono indispensabili per il buon funzionamento e la manutenzione ordinaria di un condominio, altrimenti abbandonato a se stesso. E il risultato è sotto gli occhi di tutti: lo stabile di via Lago di Bolsena e il Biscione in poco tempo si sono trasformati in edifici fatiscenti e particolarmente rischiosi da ogni punto di vista: quali saranno le conseguenze se non si adegueranno gli impianti elettrici o non si farà la manutenzione delle caldaie del riscaldamento o se non si provvederà allo svuotamento della fossa biologica?
Così succede che immobili, un tempo di pregio, si ritrovano da un giorno all’altro deprezzati.
“Grazie a una recente sentenza della Cassazione – spiega Del Tesoro – l’amministratore condominiale, dopo almeno sei mesi di morosità, può sospendere i servizi suscettibili di utilizzazione separata sempreché sia previsto dal regolamento condominiale o autorizzato dall’assemblea straordinaria. Solo così si riesce a far pagare le spese condominiali a chi si rifiuta di pagarle. Purtroppo i tempi legali sono molto lunghi, quindi ottenere un decreto ingiuntivo dal Tribunale non vuol dire avere soldi subito”.
E non si tratta di persone o famiglie in difficoltà a cui vengono riservate solidarietà e condivisione da parte degli altri condòmini. Il caso più frequente è quello di persone che non pagano le spese condominiali per ‘coerenza con il proprio stile di vita’: se costretti dal decreto ingiuntivo, pagano in un sol colpo le spese condominiali arretrate, e anche quelle legali.