Il mio vicino mi fa impazzire!

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Essendo un pensionato avrebbe tutto il tempo di piantare i chiodi in un qualsiasi altro momento della giornata… E invece no! Lo deve fare nell’ora del mio riposino quotidiano… E che dire del cane che, lasciato solo, continua a guaire senza sosta? Poi ci si mette quello della casa di fronte che, lavorando tutta la settimana, ha tempo di tagliare il prato solo la domenica dopo pranzo. Il peggio è la televisione a tutto volume dell’anziano un po’ sordo accesa ventiquattro ore su ventiquattro. “Che ci posso fare? Io non la sento!” replica sconsolato… “Esistono anche le cuffie…” gli fai notare, ma è una roba troppo moderna… Ci sono privati cittadini che lasciano il cane in giardino per recarsi in vacanza e l’animale non fa che ululare giorno e notte perché è rimasto solo. Chi sperava che il Regolamento sulle attività rumorose, presentato in Consiglio Comunale, potesse mettere fine a queste controversie è rimasto deluso: si tratta di un documento che disciplina cantieri edili o stradali, attività agricole, manifestazioni a carattere temporaneo come concerti e feste, cannoncini antivolatili e cannoni a onde d’urto antigrandine. Al momento del voto si è astenuta la consigliera del Pd Francesca Cocozza: esasperata da vicini rumorosi, ha chiamato i vigili ma non ha trovato soluzione ai suoi problemi. Un’astensione per protesta, quella della Cocozza, per far presente che la pace e la tranquillità di ogni cittadino devono essere meglio tutelate. Il disturbo della quiete pubblica, causa di numerose liti e controversie fra privati cittadini, rimane materia del Regolamento di Polizia Urbana e i vigili, su segnalazione, intervengono per verificare il rispetto delle norme. Nel corso del 2010 a Carpi sono state 80 le segnalazioni di disturbo causato da animali pervenute alla Polizia Municipale, 24 le segnalazioni di disturbo causato da privati cittadini. Ma i cittadini non sempre chiamano la Polizia, la quale non sempre è in grado di intervenire e, raramente, sanziona i trasgressori. Nel 2010 sono state cinque le multe elevate per disturbo della quiete pubblica in città. La sanzione prevista arriva fino a un massimo di 160 euro. Eppure, se reiterati, i rumori molesti possono rovinare la vita. “La sirena dell’allarme dell’attività di fronte a casa – ci racconta un amico – da più di un mese nel bel mezzo della notte suona a più riprese a causa di un difetto di funzionamento” (19 le segnalazioni nel 2010 per rumore molesto provocato da allarme). Al di là delle norme e delle sanzioni, sarebbe sufficiente un maggiore rispetto degli altri perché l’erba del prato può aspettare fino alle quattro del pomeriggio….o no?

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