Aziende che tengono botta

0
707

Esiste un luogo più tranquillo – e più noioso – di una qualunque zona industriale della pianeggiante Emilia? A prima vista no: la monotonia delle strade tutte uguali, interrotte soltanto da qualche rotonda sembrano non aver nulla da nascondere. Eppure è proprio qui, in questi spazi silenziosi che si combatte una delle guerre più feroci che Europa e Italia abbiano mai affrontato da decenni. La zona industriale di Soliera è, come tante sue ‘sorelle’ in contesti analoghi, la trincea di un conflitto silenzioso che si combatte da anni. Una lotta che non uccide le persone ma il loro lavoro, che non distrugge palazzi ma lascia capannoni deserti, che non spegne vite ma ammazza speranza e futuro. Pier Battista Zambelli è il comandante in capo di questo avamposto sul ‘fronte orientale’. Stretta di mano vigorosa e sguardo diretto, si presenta con una voce tonante di basso e modi che intuisci ruvidi a nascondere una certa timida riservatezza, molto ‘lumbard’. Zambelli, infatti, viene da quelle parti, ma è da parecchio che vive a Soliera. Sicuramente dal 1990, anno in cui ha fondato – ‘Partendo dal nulla, dal marciapiede’ dice lui con quella specie di mezza risata che nasconde un orgoglio molto concreto – Air Top Italia srl, azienda impegnata nel campo della filtrazione aria che, con i suoi 40 dipendenti, i suoi 15mila metri quadri di superficie – 9mila dei quali coperti – e le sue continue sfide è uno dei motivi per i quali, a una signora Merkel qualsiasi, si dovrebbe rispondere che no, questa sporca, guerra mondiale contro la crisi economica, non abbiamo affatto intenzione di perderla. Ma cosa combina questo ‘lumbard’ nel cuore della provincia di Modena? Fa impresa, tanto per cominciare, e bene: tra i 40 dipendenti molti sono giovani, dai 22 ai 39 anni. Come Francesca Malossi, tornata dopo aver passato quattro anni in Spagna e da poco assunta qui. “A Madrid svolgevo la mansione di commerciale per una rivista di moda e lusso. Poi è arrivata la crisi, tirava una brutta aria e i licenziamenti erano all’ordine del giorno. Così ho deciso di ritornare in Italia”. Se Air Top Italia ha un altro merito, è quello di aver assunto un ‘cervello di ritorno’. Ancora: qui pare credano nell’innovazione e nelle scommesse. Con il suo core business nella filtrazione d’aria per abitacoli di veicoli circolanti in strada, nel 2009, a crisi già iniziata, quando molte altre aziende si chiudevano su se stesse, Zambelli decide di ampliare l’offerta, acquisendo un’azienda del pavese specializzata in filtri per macchinari agricoli e movimento terra. “E’ importante dire che produciamo tutto in Italia e, negli anni, abbiamo acquisito varie certificazioni del sistema di qualità, così come quella necessaria per facilitare le esportazioni nei paesi dell’ex Unione Sovietica” spiega Ilaria Galletti, una delle veterane dell’azienda. Insomma qui si investe, si sperimenta, si scommette: strategia insieme coraggiosa e rischiosa, che sinora ha però permesso alla creazione di Zambelli non soltanto di sopravvivere, ma di espandersi, assumere nuovo personale e raggiungere buoni risultati. Se servisse un ulteriore esempio di come, restando competitivi, esistano altre opzioni rispetto a quella di chiudere la fabbrica per poi delocalizzarla in Cina o Romania, nel periodo più virulento della crisi, quando molte realtà produttive erano messe ko, Air Top Italia lanciava sul mercato Etrasan, il suo ultimo nato. “Si tratta di un filtro universale per stampanti laser – spiega Erika Flammia – in grado di filtrare il 99.9% delle polveri sottili e di toner che risultano dal processo di stampa, sostituibile e con una durata di circa un anno”. Nichel, cherosene, nerofumo: sostanze dannose che, se inalate nel corso di anni e anni di lavoro, possono portare – come dimostrano vari studi scientifici – al manifestarsi di patologie anche gravi. “Come la legge ha proibito il fumo negli uffici per tutelare la salute dei dipendenti, analogamente penso che questi filtri dovrebbero essere resi obbligatori” chiosa Francesca. L’uscita del nuovo prodotto è stata facilitata dalla fortuita messa in onda di una serie di inchieste sul tema, portate avanti da alcuni telegiornali nazionali e trasmissioni di punta come Le iene, anche se la maggior parte dell’ opinione pubblica continua a ignorare anche soltanto l’esistenza di questo tipo di problema. In ogni caso, i giovani della Air Top Italia continuano a darsi da fare per conquistare, insieme a mercati sempre nuovi, anche il futuro di un Paese che alla crisi non vuole arrendersi.
Marcello Marchesini

clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp
clicca e unisciti al nostro canale whatsapp