E’ dal 2001 che ne sentiamo parlare. E, onestamente, non ne possiamo più. Un po’ come la saga delle statue Severi, quella della nuova piscina è una storia dai contorni tanto nebulosi, quanto infiniti. Dopo dieci anni di ritocchi e ritocchini, finalmente il 9 giugno scorso, era stato presentato – e approvato – in Consiglio Comunale il progetto definitivo di ampliamento dell’impianto natatorio carpigiano, per la modica cifra di 11 milioni di euro. Uno schiaffo alla crisi. Della nuova piscina comunale Onorio Campedelli sappiamo ormai tutto: che avrà tre vasche interne, una tribuna di 400 posti, che gli spogliatoi saranno suddivisi in due aree divise per sesso e alle normative di fruibilità dei diversamente abili, che la vasca olimpionica esterna sarà risistemata – nei rivestimenti e nell’impiantistica – e al suo fianco sorgerà una piscina destinata ai piccoli e al relax, che l’impianto verrà dotato di teleriscaldamento, che verranno installate 16 telecamere per garantire la massima sicurezza, che il parco esterno verrà ampliato e che vi sarà un’area ristoro e una commerciale… Grazie ai rendering degli interni e degli esterni poi, forniti dai progettisti Bonaretti, Savazza, Rebecchi, Corradini e Melotti, ci par quasi di scivolare già nell’acqua… C’è un problema però: dopo dieci anni di attesa abbiamo il progetto, ma non i costruttori. Il bando che deve affidare i lavori di costruzione e gestione della nuova piscina non è ancora pronto. L’assessore ai Lavori e Patrimonio pubblico Alberto D’Addese assicura che in questi giorni il bando dovrebbe essere definito ma, l’unica cosa certa è che, anche nel 2012, non potremo godere del nuovo impianto… Tra gli elementi a base di gara del bando che affiderà i lavori di costruzione e gestione della nuova piscina ci sono oltre al contributo comunale per i costi di costruzione (il 68% della spesa, diluito in 15 anni) quello sempre comunale alla gestione, di 100mila euro l’anno, mentre i gestori dovranno garantire un minimo di 90mila euro di manutenzioni straordinarie annue. Tra i criteri che troveranno spazio nel bando di gara vi sono poi la durata della concessione, i tempi di realizzazione dell’opera (dalla firma del contratto alla messa in esercizio sono previsti 2 anni), le possibili ulteriori migliorie proposte… D’Addese, in sede di Civico Consesso, aveva dichiarato che “molte erano state le manifestazioni d’interesse giunte in merito al nuovo progetto”. Durante il dibattito consiliare,
Roberto Benatti (PdL) aveva chiesto che il Consiglio fosse tenuto informato circa l’avanzamento dei lavori e della procedura di gara magari attraverso la creazione di una Commissione ad hoc. “Speriamo – aveva detto – che questa gara d’appalto non sia come quella per la vendita di azioni Aimag dove si ebbe solo un’offerta; ma corre voce che ciò si ripeterà anche per la piscina”. Caro Roberto, hai peccato di troppo ottimismo. La polemica infatti è ancora molto lontana dall’essere su uno, nessuno o centomila.