E se chiudessimo Piazzale della Meridiana?

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Da oltre una settimana il tema monopolizza i salotti cittadini. “Avete sentito? Per Natale in Piazza Garibaldi installeranno una pista per il pattinaggio sul ghiaccio”. Immancabili, si sono levati i cori delle due prevedibili fazioni sorte nell’apprendere la notizia. I “benvenga” da una parte ed “è un’ingiustizia”, dall’altra. Felicissimi i commercianti dell’asse Corso Pio – Piazza Garibaldi che già pregustano il lungo biscione di mamme e papà che, portando i loro bambini a pattinare, tra un’attesa e l’altra, probabilmente, allungheranno l’occhio sulle vetrine vestite a festa e sceglieranno di acquistarvi qualche regalo di Natale. Con l’amaro in bocca invece, i commercianti di Corso Fanti – Cabassi che chiedono all’Amministrazione più eventi per ridare vita a un asse che, seppure riqualificato è sempre più snobbato dai carpigiani. Sia chiaro, ormai il Comune è in “mutande” e, se di soldi non ce ne sono, di sicuro mancheranno anche i grandi eventi. Il rimedio? Che i privati si rimbocchino le maniche proponendo idee e cercando sponsor. E’ finito il tempo del grasso che cola. Il Comune, senza l’appoggio della Fondazione CRC e di altri grandi partner dovrebbe rinunciare persino alla Festa del racconto, alla stagione teatrale… La pista di pattinaggio non è un’attrazione installata dall’Amministrazione come regalo alla città, bensì un’attività commerciale e, quindi, a scopo di lucro, che un privato ha espressamente chiesto di porre in Piazzetta. Richiesta che il consorzio pubblico – privato ConCarpi ha immediatamente sostenuto, per le potenziali ricadute positive in termini di attrattività per il nostro centro storico, dopo le verifiche tecniche del caso. “Intanto richiamiamo gente a Carpi, poi, la speranza di ogni commerciante, me compreso, è che le persone colgano al balzo l’occasione e scelgano i negozi del centro per fare i loro acquisti di Natale”, commenta Tommaso Leone, del comitato tecnico di ConCarpi. E dove se non in Piazza Garibaldi? La pista in ghiaccio sintetico – ecologica poiché non necessita di alcun impianto di raffreddamento – ha un perimetro di 11 metri per 20, impossibile porla altrove, considerato che in Piazzale Re Astolfo vi sarà una tensostruttura che ospiterà altre fiere in occasione delle festività natalizie e Piazza Martiri è da sempre considerata territorio sacro e inviolabile (ndr mercato cittadino). Insomma la scelta pare quasi obbligata, a meno che, i pochi esercenti che “resistono” nell’asse Fanti – Cabassi non decidano di chiedere all’Amministrazione di chiudere – per il periodo delle festività – Piazzale della Meridiana al traffico…
A voler ridare slancio alle vie meno appetibili, commercialmente parlando, è anche Confesercenti, che rilancia: “la chiusura al traffico di Corso Fanti in occasione dei prossimi DownTown ad esempio, consentirebbe di coinvolgere le attività commerciali in nuovi e originali eventi. Così come si potrebbe pensare a una serie di incentivi, anche sotto forma di sgravi, per quelle imprese che vogliono aprire le loro vetrine o realizzare iniziative nelle vie meno centrali”. Purtroppo però non è con un pugno di eventi – o un nuovo camminamento lastricato in pietra di Luserna – che si combattono la contrazione dei consumi e la progressiva desertificazione di importanti vie del centro, Fanti e Cabassi in testa.