Accecato l’occhio elettronico del Fanti

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Correva l’anno 2008 quando al Liceo Scientifico Manfredo Fanti di Carpi, primo caso in Provincia di Modena, venne introdotto l’obbligo per gli studenti di utilizzare un badge all’ingresso. Al sistema di rilevazione elettronico, fornito alla scuola da una ditta specializzata di Reggio Emilia, il compito di registrare presenze, assenze e ritardi dei ragazzi. Un modo per far desistere dal desiderio di marinare la scuola e per acciuffare ritardatari e trasgressori, complice anche l’sms inviato in tempo reale al cellulare di mamma e papà. Il sistema però, da quest’anno scolastico, è stato sospeso, nonostante le migliaia di euro spese per attivarlo. Motivo? Troppo onerosa, in termini di tempo, la sua gestione. “La sperimentazione – ci spiega la vicepreside Anna Giannini – col tempo ha dimostrato di non apportare alcun vantaggio per i docenti. Al contrario il sistema comportava un doppio lavoro”. L’occhio elettronico infatti, serviva a integrare – e non a sostituire – il registro di classe: agli insegnanti, entro il termine della prima ora, veniva consegnato dalla segreteria, un report con le rilevazioni del totem. “I docenti dovevano confrontare e convalidare la rilevazione elettronica controllando la situazione effettiva della classe”. Il sistema in realtà era ancora incompleto: “il prossimo step consisteva in un’implementazione che avrebbe portato a una gestione computerizzata anche dei registri cartacei”. Una strumentazione aggiuntiva troppo costosa, soprattutto in questo momento di gravissimi tagli alla scuola. E allora, in ottemperanza del motto “a mali estremi, estremi rimedi”, l’occhio elettronico del Fanti è stato accecato del tutto, alla faccia del vantato primato in Provincia. A festeggiare l’evento gli studenti, non più “osservati” dal Grande Fratello.

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