Tra rock e musica d’autore…

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Satelliti Inversi é il titolo del nuovo album del gruppo carpigiano Flexus, formato da Gianluca Magnani (voce, chitarre) Daniele Brignone (basso) ed Enrico Sartori (batteria). Un disco intenso, che racchiude, per la prima volta, 11 tracce originali che spaziano dal pop al rock, al folk, con qualche incursione nella musica d’autore. “Questo disco – ci racconta Gianluca Magnani – è una sorta di lente di ingrandimento che si muove dal macro al microcosmo. Scandagliando grandi temi, ci siamo soffermati ad analizzare i dettagli. I particolari”. Le piccole cose, quelle che danno sapore e colore alla vita. 11 canzoni d’amore. Amore declinato in tutte le sue sottili e molteplici sfaccettature. C’è spazio per gli appassiti sogni d’un tempo, per i labirinti dell’incomprensione nei quali, spesso, gli amanti si perdono. E, ancora, per la dolcezza del naufragare nel pensiero dell’altro e per letti disfatti che non vogliamo più abitare… Un album da ascoltare. Da masticare, per apprezzarne appieno i testi. Una scrittura, quella di Gianluca Magnani, pulita, matura. Senza eccessi. Parole scelte con cura. Cesellate. Versi che la sua voce senza sbavature scandisce, facendocele gustare appieno. Satelliti Inversi, album estremamente complesso dal punto di vista degli arrangiamenti, è stato registrato tra il 2010 e il 2011 in più luoghi: “negli studi carpigiani di Artigianato Musicale di Simone Prandi al Dudemusic di Correggio, a Roma. Una scelta nata dal desiderio di dare un’impronta diversa a ciascun pezzo, di ricercare le sonorità più adatte a ogni brano”, continua Gianluca. Un disco, questo, che vanta anche preziose collaborazioni: da Deborah Walker in un trio virtuale di violoncelli nel brano O, rage!, scritto a quattro mani insieme alla scrittrice Chiara Carminati, alla cantante Verdiana Zangaro nel brano Sospeso a metà, al Coro delle Mondine di Novi nel brano Se otto ore, bellissima canzone popolare dai tratti marcatamente rock. Chicca tutta da ascoltare, magari a occhi chiusi, è Madrigal apasionado, ballata dolceamara liberamente ispirata al poeta Garcia Lorca. Un’anima varia quella di Satelliti Inversi, specchio dell’attività stessa dei Flexus che, in 10 anni insieme, hanno esplorato mondi profondamente diversi l’uno dall’altro: dal rock al teatro, passando per l’acustico, fino a giungere agli spettacoli di teatro ragazzi. Un percorso costellato da centinaia di concerti in Italia e all’estero, e non solo. Dieci anni di esperienze professionali significative e collaborazioni con Ottavia Piccolo, Paola Pitagora, Gabriele Cirilli di Zelig, Ivana Monti, Stefano Cenci, “Cisco” dei Modena City Ramblers e tanti altri. “Un album che calca territori già percorsi, che avvicina contesti musicalmente molto lontani, che parte dal passato e inizia a muovere i primi passi in un presente che, speriamo, possa essere all’insegna soltanto della nostra musica. Un’impresa eroica”, sorride Magnani. Per ascoltare il nuovo lavoro targato Flexus (che è in vendita a Carpi, presso la Libreria Mondadori e l’Aleph) non potete perdere il concerto che la band (a cui si aggiunge, per il live, il musicista Alessandro Pivetti, pianista e filarmonicista) terrà venerdì 2 dicembre al Kalinka di via Tassoni, a partire dalle 22. D’obbligo una visita al nuovo sito www.flexus.it.