Bobo contro Bossi: 1 a 0

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Il dito medio di Umberto Bossi non fa più ridere. O per lo meno, così pare. La Lega Nord è infatti sempre più fratturata e mentre una nuova leadership scalcia, cercando di scalzare il Senatur, il Carroccio arranca tra due diverse fazioni. Nonostante gli abbracci.
Gli aficionados della prima ora, sono infatti schierati contro la new generation leghista, quella che tifa per Roberto Bobo Maroni. L’ex ministro è sulla breccia dell’onda; ospite dei salotti “sinistroidi” di Fazio, della Bignardi… sembra voler – e dover – redimere l’immagine della Lega agli occhi del mondo. Della serie “noi padani, bianchi e cristiani” non siamo mica tutti come Minonzio…
E a Carpi la “nascente” star del Carroccio convince? I leghisti di casa nostra per che squadra giocano: quella di Bossi e il suo cerchio magico (Reguzzoni e Rosi Mauro su tutti) o quella dell’ala movimentista vicina all’ex ministro dell’Interno (a partire dagli emergenti Cota e Tosi)? Lo abbiamo chiesto al segretario cittadino Andrea Taschini e al segretario di circoscrizione dell’Unione delle Terre d’Argine, Argio Alboresi che, all’unisono, sgombrano il campo da equivoci: “a Carpi non esistono fratture interne, nessuno vuole tagliare la testa a Bossi. Non stiamo assistendo a nessun colpo di stato, Bossi può continuare a essere una figura leader ma deve dare dare spazio ad altri”. L’egemonia del Senatur è quindi finita? “Noi optiamo per il rinnovamento – spiega Alboresi – perchè all’interno della Lega c’è bisogno di più democrazia. Al momento si è messo in moto un meccanismo inarrestabile: occorre gestire i cambiamenti con intelligenza per farsi meno male possibile”. Meno morbido Taschini che ribadisce la centralità dei congressi e il raccoglimento delle istanze della base della lega, l’elettorato. “A Milano – commenta – la piazza ha parlato, ha espresso il suo parere, gridando il nome di Maroni”. Ma la vecchia Lega, quella che usa la pancia, esiste ancora? “La Lega non è cambiata nei contenuti – continua Alboresi, tra i fondatori, alla fine degli Anni ‘80, del Carroccio a Carpi, insieme a Roberto Terzi – continua a essere vicina alla gente, ad ascoltarla. Si fa portatrice dei bisogni e delle esigenze dei cittadini”. A cambiare sono però i toni, più “miti”, meno gridati e ampiamente adottati da tanti sindaci leghisti, “i veri eroi della Lega”, sottolinea Taschini, come “Flavio Tosi, sindaco di Verona che ha ridato slancio alla città e Alan Fabbri, ad esempio, primo cittadino della piccola Bondeno. Uomini che fanno del loro meglio per il bene comune, radicati al territorio, che conquistano la fiducia dei propri cittadini a prescindere dal loro colore politico”. Le divisioni intestine però restano evidenti: “è il vertice del partito che non ha ancora fatto chiarezza, la base è molto meno confusa. Occorre dar spazio alla democrazia, a partire dai congressi. Non ci sono due linee interne al partito, bensì discussione”, commenta Alboresi. Ma la Lega di Carpi che conta una trentina di sostenitori, una ventina di militanti e tre consiglieri comunali (Alboresi, Euro Cattini ed Enrico Gasparini Casari) e che alle scorse elezioni amministrative aveva conquistato quasi il 10% dei voti, come si sta preparando all’appuntamento elettorale del 2014? “Il 2014 è ancora lontano – continuano Taschini e Alboresi – noi comunque continueremo a fare del nostro meglio, senza grilli per la testa, all’insegna del dialogo e del confronto interno, come sempre abbiamo fatto. La gente ci giudicherà di conseguenza”. E i fronti su cui la sezione carpigiana del Carroccio si sta muovendo, quali sono? “Insieme al PdL e a Loris Vincenzi ci stiamo battendo per confermare l’illegittimità del comportamento dell’Amministrazione Comunale sul fronte del mancato rispetto delle fasce cimiteriali. In tal senso ci siamo già rivolti al Procuratore Capo della Repubblica di Modena e siamo in attesa di risposte. Ci siamo schierati dalla parte dei residenti e dei negozianti di via Remesina, affinché venga al più presto ripristinato il doppio senso di marcia. Sosteniamo il consigliere Paluan che si sta battendo per la tutela dei pozzi di Aimag a Modena e vigileremo affinchè Aimag non venga venduta a Hera in modo tale che il Comune di Carpi possa continuare a esercitare un controllo reale sui prezzi e sui servizi erogati ai cittadini. Inoltre rivendichiamo la necessità che la nostra città cresca in modo sostenibile, dicendo no all’inarrestabile cementificazione del territorio. Questa amministrazione è miope, non ha una visione della Carpi del futuro e sta dando priorità a progetti costosi e fuori dal tempo. Pare vivano avulsi dalla realtà. La realtà però è un’altra ed è quella che ci raccontato tanti uomini e donne, giovani e meno giovani, che si rivolgono anche a noi in cerca di lavoro e che non arrivano a fine mese. La situazione è drammatica: non è tempo di pensare a progetti da 11 milioni di euro (ndr piscina comunale), è il momento di restare vicino alle famiglie. Le nostre famiglie”. Come sarà la Lega del futuro? Bossi si riconfermerà leader maximo o i seguaci del barbaro sognante, alias Bobo Maroni, scalzeranno quelli del padre fondatore? Chi vivrà, vedrà…