Spazio Meme: Specchio riflesso

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La mostra Specchio riflesso di Virginia Mori è composta da una serie di disegni e sketches realizzati con uno strumento semplice e preciso: una penna bic nera. Essi appaiono fissi, immobili, minimali, nella loro nettezza e semplicità, non per questo incolori: l’autrice, con il suo tratto veloce e immediato, crea una vasta gamma di sfumature del nero. I soggetti della Mori sono un mezzo che utilizza per comunicare idee, sensazioni, metafore di ossessioni private, sollecitare interrogativi e incubi infantili. Il protagonista della sua narrazione è l’insieme, non il particolare. I disegni sono tante inquadrature isolate e silenziose che, legate tra loro da un filo invisibile, evocano in maniera tagliente e senza tanti ghiribizzi un’atmosfera irreale ed onirica, impalpabile. Sono visioni fantastiche e tuttavia crude, inquietanti a tratti grottesche, in cui non vi è nulla di confortante, di gioioso o giocoso; il magico in Virginia Mori è l’astrazione. Il titolo della mostra è poi denso di significati, che spaziano dal gioco infantile in cui il bambino riproduce le pose dell’”altro” fingendo di essere il suo specchio; passando per la filastrocca, efficace arma dialettica di difesa contro gli sberleffi che vengono rispediti al mittente; sino alle diramazioni simboliche dello specchio, che arricchite dal termine ‘riflesso’ emanano immediatamente suggestioni di visioni e mondi nascosti. Specchio riflesso è una breve pausa dalla realtà. La personale di Virginia Mori verrà inaugurata sabato 19 gennaio, alle 19, presso lo Spazio Meme, in via Giordano Bruno 4, con la curatela di Francesca Pergreffi. La mostra sarà visitabile fino al 24 febbraio, da lunedì a domenica dalle 16 alle 20; giovedì, sabato e domenica anche dalle 10 alle 13; giovedì pomeriggio chiuso.

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