Ridateci la vigilanza in ospedale

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Se da sinistra a destra è tutta una levata di scudi, se la condanna della decisione presa dal Direttore Generale Ausl Caroli è unanime, se l’impegno a difesa del servizio è corale allora la questione delle guardie giurate all’ospedale di Carpi è davvero di un’importanza più che rilevante.
Il Pd di Carpi ha presentato un’interrogazione, la lista civica Alleanza per Carpi un’interpellanza, Leoni del Pdl ha sollevato il caso in Regione: tutti esprimono preoccupazione per la decisione dell’Azienda Usl di Modena di ridurre il servizio di vigilanza attivato tre anni fa per la tutela dei cittadini e del personale dell’Ospedale.

Il contratto prevedeva la presenza di una guardia giurata Coopservice nel corso di tutte le 24 ore: dal primo marzo la guardia giurata sarà garantita per sole otto ore, dalle 11 alle 19. Per il resto della giornata verrà fornita una pronta disponibilità (presenza effettiva entro un’ora dalla chiamata).

La presenza di tale figura era stata richiesta per motivi di sicurezza dopo gli episodi di violenza e le aggressioni che si erano verificate in Pronto Soccorso e dopo i furti dentro l’ospedale commessi ai danni dei cittadini e del personale. Soprattutto nelle ore notturne, quelle lasciate scoperte dal nuovo contratto.

Non è un caso se al Policlinico di Modena e a Baggiovara sono presenti rispettivamente un posto di polizia e un servizio di vigilanza con due agenti 24 ore su 24.
Le guardie giurate di Coopservice, tra l’altro, si occupavano anche di controllare il parcheggio interno per verificare la presenza di intrusi e mettere le ganasce alle auto non autorizzate.
“Pare che la giustificazione data sia che l’azienda non ha soldi da spendere. Ma il Direttore Caroli dovrebbe spiegare come mai ingenti risorse vengono destinate a finanziare iniziative superflue e costose come i famosi robot di Baggiovara o come la pletora di consulenti in San Giovanni del Cantone. Poi non si è in grado di assicurare la continuità di un servizio basilare e indispensabile, come farebbe un qualsiasi buon padre di famiglia….”

Non può sempre essere Carpi a pagare per scelte aziendali discutibili e per colmare la voragine ancora aperta costituita dai debiti di Baggiovara (20 milioni di euro di deficit nell’esercizio 2011).