“A Carpi nessun caso tessere sospette”

0
263

L’antefatto: da alcune settimane infuria, nel PDL modenese, la bufera seguita all’affermazione della coordinatrice provinciale uscente Isabella Bertolini secondo la quale i nuovi tesseramenti al partito sarebbero: “Troppi, soprattutto in alcuni piccoli Comuni del modenese. Il 10% dei nuovi iscritti è originario di paesi del Casertano che, come sappiamo, sono la culla della Camorra, oppure della Calabria”. Le tessere sospette sarebbero circa 600, il 10% del totale. Va detto che, dopo l’uscita della parlamentare azzurra, i suoi colleghi di partito, concorrenti alla carica di coordinatore provinciale – le elezioni del quale, poi rimandate sine die, si sarebbero dovute tenere il 25 febbraio – l’hanno accusata di voler creare confusione sollevando un polverone inesistente, forse perché preoccupata dei sondaggi che la davano in netto svantaggio sia rispetto al favorito, Enrico Aimi – il quale può annoverare tra i suoi sostenitori il senatore Carlo Giovanardi e, in un ruolo più defilato, l’avvocato Gianpiero Samorì – che al movimento di Michele Barcaiuolo e Rosanna Righini, appoggiati dal sindaco di Sassuolo Luca Caselli. Abbiamo chiesto al coordinatore del PDL carpigiano Cristian Rostovi di dirci la sua in merito.

*b*A Carpi si sono registrati aumenti significativi nei tesseramenti, tanto da far sorgere qualche sospetto? +b+
Un aumento c’è stato. E direi notevole, se si tiene conto che quest’anno siamo arrivati a circa 350 tessere rispetto alle 80 dello scorso anno, che era il primo nel quale era possibile fare il tesseramento. Ma non credo ci sia nulla di sospetto. Certo, deve essere chiaro che siamo un partito politico, non un concorso pubblico: non possiamo chiedere ad ogni persona che desidera iscriversi di presentare la fedina penale. Anche perché è possibile tesserarsi anche on-line. Va detto che questo aumento credo sia più dovuto all’anno elettorale che il partito sta affrontando, che ad una reale militanza politica. Aspetto infatti di vedere cosa ne sarà di tutte queste tessere il prossimo anno: quante saranno riconfermate?

*b*In ogni caso, ritiene che il tema della legalità e del controllo delle infiltrazioni delle grandi organizzazioni criminali nei partiti sia importante?+b+
Non è soltanto importante, ma fondamentale. Occorre che la politica sia vigile e, da questo punto di vista, non abbassi mai la guardia. Personalmente credo che, senza arrivare a derive giustizialiste che mi piacciono poco e che lascio ad altri, sarebbe opportuno che il PDL arrivasse presto a darsi un codice etico assai rigoroso.

*b*Quindi come valuta la dichiarazione di Isabella Bertolini?+b+
La sua uscita non mi è proprio piaciuta. Se ci sono dei problemi, è giustissimo sollevarli, ma con i modi opportuni. Esiste un coordinamento provinciale all’interno del quale avrebbe potuto muovere tutti i rilievi del caso, prima di uscire sui giornali. Poi, se si hanno delle prove di quel che si dice, si va alla Procura della Repubblica.

*b*Qualche suo avversario ha interpretato la presa di posizione della coordinatrice in carica come una dimostrazione di nervosismo …+b+
Non sono nella testa della Bertolini, ma effettivamente qualche dubbio viene. Anche perché per votare al congresso – che si terrà nella sola sede di Modena – occorre presentarsi di persona, senza deleghe. Le tessere sono nominali, ed è quindi difficile portare ‘pacchetti’ di voti. Quelli sono giochi che appartengono ad una vecchia concezione della politica che cerchiamo di lasciarci alle spalle.

*b*Con quale dei tre gruppi si schiera?+b+
Devo ammettere che sono un po’ diviso. Avrei caldeggiato una convergenza tra Aimi e Barcaiuolo che poi, nei fatti, non c’è stata. Ma se devo scegliere tra Bertolini ed Aimi, mi schiero decisamente con il secondo. Vedo con grande favore la ventata di novità che porta con sé.
Al di là del congresso e dell’attenzione alle infiltrazioni, che futuro vede per il PDL carpigiano?
Siamo una realtà in crescita. Rappresentiamo un partito ‘nuovo’ che ha dovuto mettere assieme due realtà molto diverse tra loro, ovvero un partito classico come Alleanza nazionale e uno ‘fluido’ come il PDL. La gestazione non è stata facilissima, anche se a Carpi siamo riusciti sin da subito a lavorare di concerto. Ora è il momento di diventare un partito propositivo, capace non solo di fare opposizione ma anche di formulare proposte e visioni per il futuro di una città. Sembrerà strano, ma io sono un po’ all’antica. Da questo punto di vista sposo una politica radicata nel territorio, fatta dal basso ed espressione della base. Spero quindi si possa arrivare anche ai congressi comunali. Abbiamo due anni di lavoro davanti a noi, e lo spazio c’è. Spetta a noi meritarlo.

*b*Ma come, un membro del PDL che sogna un partito-bocciofila come Bersani? E come la mettiamo con il capo carismatico?+b+
Ora non esageriamo. Credo però che le persone passano, ma le idee restano. Ovviamente il leader rappresenta sempre una guida fondamentale, ma la politica deve tornare ad essere quell’attività nobile, espressione di tutta una comunità.