L’assessore scrive ai genitori i cui figli dovranno affrontare gli esami…

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“Ho ricevuto diversi genitori in questi giorni che mi hanno manifestato le loro ansie al pensiero di far rientrare i figli a scuola per effettuare le prove d’esame, pertanto ritengo opportuno pubblicare le riflessioni che sono emerse al fine di raggiungere anche chi non ha potuto rivolgersi a me, ma nutre gli stessi dubbi.
Le nostre scuole non hanno avuto danni strutturali. Se nessun alunno si è ferito, lo dobbiamo alla capacità degli insegnanti di gestire le fasi di evacuazione e alla perizia dei nostri tecnici sia nel progettare e ristrutturare le scuole, sia nel verificarne l’agibilità dopo la prima scossa. Credo si possa dire che questo sisma ha “collaudato” la bravura dei tecnici comunali e la saggezza degli investimenti che l’amministrazione ha sempre fatto sulle scuole e sul centro storico. Per questa ragione anche le visite ispettive alle scuole successive a domenica 3 giugno sono state affidate ai nostri tecnici e non a esperti esterni, che avrebbero certamente accelerato il processo, ma che non conoscevano così bene le strutture, la loro evoluzione tecnica nel tempo e la loro vulnerabilità sismica.
Penso quindi di poter rassicurare che gli edifici messi a disposizione per gli esami sono sicuri come lo erano prima che si verificassero gli eventi sismici. Peraltro siamo in grado di mettere a disposizione della Scuola Media di Novi e Rovereto, che è rimasta senza sedi, la scuola nuova e antisismica di Santa Croce.
Rispetto alla gestione della paura, che tutti noi proviamo nel dover rientrare in luoghi chiusi, ho dato alcune semplici indicazioni, che definirei di buon senso, sull’opportunità di usare aule a pian terreno e vicine alle uscite.
Gli esami saranno organizzati con larghi margini di discrezionalità e in attesa delle disposizioni normative che formalizzeranno la possibilità di semplificare le operazioni, evitando le prove scritte, precisiamo che gli alunni saranno convocati a piccoli gruppi (2/3 per classe), a partire dal 14 giugno, scandendo gli orari e riducendo di molto la loro presenza a scuola e di conseguenza la
durata stessa degli esami. Invito i genitori a riflettere su quanto sia importante, per la crescita anche psicologica dei nostri ragazzi, riuscire a concludere la loro esperienza scolastica con un colloquio che metta in secondo piano l’esperienza dell’evacuazione e chiuda il ciclo scolastico. Ciò consente di iniziare le vacanze in santa pace assieme a un normale processo di rielaborazione dell’esperienza.
Diverso sarebbe tenere aperto il processo psicologico, affrontando poi gli esami a settembre, che col rientro a scuola farebbero riemergere le ansie “sismiche” non rielaborate, assieme a quelle che normalmente accompagnano ogni esame.
Tenete inoltre conto che da sempre gli insegnanti in fase d’esame si preoccupano di mettere a loro agio i ragazzi per far sì che superino seriamente e positivamente questa esperienza, che ha valore più per gli aspetti formativi di conoscenza di sè e costruzione di autostima che per gli aspetti legati alle conoscenze specifiche già misurate in corso d’anno.
A maggior ragione in questo frangente gli insegnati saranno attenti ad accompagnare la gestione emotiva della prova, affinchè ogni ragazzo ne esca “vincente” sul piano emotivo oltrechè cognitivo, adottando caso per caso comportamenti più rispondenti all’emotività dell’alunno in esame.
Allestire tende esterne, come alcuni di voi hanno pensato, oltre a esporre alunni e commissioni alla “cottura” estiva ed a eventuali piogge, trasmetterebbe ai ragazzi un messaggio di non sicurezza delle scuole che, oltre a essere infondato, li metterebbe in difficoltà quando a settembre dovranno rientrarvi. Augurandomi che quanto esposto sia utile ad ogni genitore nell’accompagnare il proprio figlio in questa tappa di crescita vi segnalo che è attivo al 333.7724030 presso le scuole d’infanzia di via Benassi il servizio di consulenza delle psicologhe del servizio sanitario per aiutare i cittadini e le famiglie, che ritengono di averne bisogno, a superare lo stress da sisma”.
Maria Cleofe Filippi, Assessore all’Istruzione Comune di Carpi