La Polisportiva in cerca di un futuro

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Era il 20 dicembre e il sindaco Enrico Campedelli aveva deciso di indire conferenza stampa per chiarire che lui avrebbe messo la parole fine alle polemiche sulla delibera dal titolo Anticipata ricongiunzione della proprietà degli edifici con quella dei suoli con riguardo ai fabbricati realizzati in diritto di superficie su aree di proprietà comunale della Polisportiva Carpigiana Dorando Pietri Società Cooperativa. Autorizzazione all’acquisto della proprietà superficiaria dei beni e all’accollo di mutuo del Credito Sportivo.
In pratica: il riscatto anticipato da parte del Comune di Carpi dei terreni concessi in diritto di superficie alla Polisportiva di via Nuova Ponente fino al 2031. Valore: 1,2 milioni di euro.
In seguito alla bocciatura dei revisori dei conti e all’insurrezione delle minoranze in Consiglio Comunale, che avevano intravisto un’operazione politica dietro al “travestimento contabile” dell’operazione di salvataggio, la delibera era stata infatti ritirata e il sindaco aveva annunciato l’intenzione di rivolgersi alla Corte dei Conti.
Alla Corte dei Conti la delibera però non è mai stata mandata perché sarebbe stata bocciata. I vincoli imposti dal patto di stabilità per le spese dei comuni valgono non solo per gli immobili ma riguardano anche il diritto di superficie e l’operazione di riscatto della Polisportiva per 1,2 milioni è una spesa inammissibile. La vicenda si conclude quindi con un nulla di fatto perché la Polisportiva con la sua crisi di liquidità resta della Polisportiva. Con la supervisione del Comune, toccherà ora alla D. Pietri elaborare un progetto complessivo dell’area, con destinazione socio-sanitaria nella parte anteriore e destinazione sportiva nella parte posteriore dove la Polisportiva Dorando Pietri Bocce manterrà, su parte della superficie, le proprie attività. A manifestare interesse per questa area, una società che vorrebbe realizzarci un bowling e la vicina S.G. La Patria. L’Avis, invece, è la prima beneficiaria di una porzione di prefabbricato nell’area socio-sanitaria: l’associazione avrà qui la sua sede dopo aver concordato un corrispettivo pari a 65mila euro per l’acquisizione del diritto di superficie. Qui potrebbero trovare posto la Farmacia Comunale, il Centro Prelievi dell’Ausl (che così eviterebbe di tornare nei locali del seminterrato) e studi medici.
Sara Gelli