110 anni di pallone a Carpi

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C’era una volta, 110 anni fa, un ragazzino che dal collegio in Svizzera tornò a Carpi con una camera ad aria sferica, rivestita di cuoio… la storia di quel primo calcio a un pallone è continuata fino a Via del Mare. Dritta in Paradiso.
Quella che ci apprestiamo a raccontarvi non è una storia grande. E’ però una grande storia. La nostra. Quella di una squadra di calcio e della sua città. Ed è proprio seguendo i fili della fitta trama del pallone che si dipana il volume scritto a otto mani dai giornalisti Carlo Fontanelli, Fabio Garagnani, Enrico Gualtieri ed Enrico Ronchetti, La grande storia del Carpi. 1903-2013: dal Prato del Mercato alla Serie B. Un’avventura complicata la loro, frutto di cinque anni di intenso lavoro di ricerca e scrittura, ripagata con la più straordinaria – e impensata, seppur sognata – delle soddisfazioni: la promozione della squadra di casa in Serie B (“Una mossa di marketing del Carpi in occasione dell’uscita del libro”, ironizza Gualtieri). “Il libro – spiega Garagnani – ha mosso i suoi primi passi grazie ai quaderni di appunti del grande sportivo e tifoso Guerrino Ciccio Siligardi. Questo volume è un tributo a lui e alla sua memoria”, anche grazie al toccante ritratto restituitoci dalla penna di Dante Colli. “Ciccio, un vecchio socialista. Un poeta. Sanguigno, picaresco, ironico e dalle fini doti di giudizio. Un uomo dotato di grande humor. E tifoso per eccellenza. Nel libro La grande storia del Carpi c’è anche un pezzo di lui, protagonista indiscusso della scena cittadina. Ben venga questo nuovo mattone che va ad aggiungersi a quella straordinaria cattedrale che è la storia della nostra città”. E, ne siam sicuri, ha commentato, l’assessore a Sport e Benessere del Comune di Carpi, Alberto D’Addese, “Ciccio continua a sedere in tribuna con noi, per tifare la sua squadra del cuore”. Molti hanno creduto in questo progetto, a partire dall’imprenditore Gianguido Tarabini di Blumarine che ne ha sostenuto la pubblicazione: “gli autori mi hanno letteralmente contagiato. Il loro entusiasmo e la loro passione mi hanno convinto a dire sì in nemmeno dieci minuti. Questo libro racconta un secolo di storia della nostra città che si specchia nel suo sport più amato e seguito. Leggerlo ci regala la possibilità di conoscere le nostre radici. Il cuore stesso della carpigianità”. 110 anni di rimbalzi che hanno visto “grandissimi campioni vestire la maglia del Carpi o tornare qui per terminare la propria carriera, da Salvatore Bagni a Erasmo Iacovone a Simone Inzaghi”, ha aggiunto Fontanelli. L’opera è “presuntuosa”, parola di autori, ma per leggerla non “occorre essere malati di calcio… bensì innamorati delle proprie radici. Molto di questo troverete: scatti del tempo, polaroid del secolo scorso e squarci di carpigianità. Nei posti, nei costumi, nei modi di vivere, nelle idee, nelle scelte, nelle avventure, nei risultati degli uomini che hanno costruito il Carpi – spiega Gualtieri – e lo hanno portato fino a noi”. Il testo ha una doppia ambizione, gli fa eco Ronchetti, “vuol essere sia almanacco che romanzo storico. Vi troverete i tabellini delle partite disputate dal Carpi, le statistiche complete di ogni stagione sportiva e di ogni singolo giocatore e allenatore, dal 1903 fino all’impresa di Lecce”. “Prima di questo libro – incalza Gualtieri – i numeri del Carpi non c’erano. Bene, ora il Carpi esiste. Perché i numeri sono la sola cosa che sa dare una verità definitiva al calcio. Il resto è ciò che lo estranea dalla scienza e lo rende magia: ovvero le opinioni, a cui, ovviamente, non abbiamo rinunciato. Senza la pretesa che siano quelle giuste ma con la speranza che favoriscano, quantomeno, l’inizio di una discussione”. Poi ci sono le storie. I ritratti. I volti di coloro che hanno fatto grande il Carpi e di quelli che sono rimasti nonostante le sconfitte. Coloro insomma che hanno disegnato la storia biancorossa. E infine, prima di augurarvi buona lettura e buon viaggio, un’ultima nota. Se mai doveste domandarvi chi sono gli uomini che compaiono nella dedica del libro, sappiate che Adrasto, Alvarez e Giuliano sono i padri di Fabio, Enrico Ronchetti ed Enrico Gualtieri. Loro, più di chiunque altro, sarebbero stati orgogliosi di quanto fatto dai propri figli. Complimenti ragazzi!
Jessica Bianchi