Tengono i conti nell’anno del sisma ma aumenta l’indebitamento

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Reggono, malgrado le difficoltà causate dal terremoto dello scorso anno, i bilanci economico e di sostenibilità di Aimag del 2012. “Voglio ricordare – ha sottolineato il presidente Mirco Arletti – che il sisma è stato chirurgico, in quanto ha colpito tutti i 21 comuni soci di Aimag. Malgrado ciò, il bilancio è abbastanza positivo: pur riportando dei segni meno infatti, l’azienda ha registrato un utile netto di esercizio apprezzabile (10 milioni), seppure in diminuzione del 16%, rispetto all’anno precedente”. Nel 2012 era stato distribuito il 90% dell’utile netto di esercizio, pari a 7 milioni di euro (con un dividendo di 0,089 per ogni azione ordinaria posseduta); mentre quest’anno l’Assemblea dei soci ha previsto di destinare solo il 50% dell’utile netto pari a 3,1 milioni, con un dividendo pari a 0,037 euro per ogni azione ordinaria posseduta. “Ciò – prosegue Arletti – costituirà sicuramente un piccolo aiuto per gli enti pubblici terremotati”. Tra gli obiettivi primari del Piano industriale di Aimag, vi è poi quello di “annullare gli effetti del terremoto entro il 2015. Ciò che ci preoccupa maggiormente – chiarisce il presidente – non sono i danni materiali subiti, seppur rilevanti, (circa 7 milioni) per i quali potremo accedere ai contributi per la ricostruzione deliberati dalla Regione, bensì la riduzione degli incassi per effetto delle misure che l’Autorità per l’energia elettrica e il gas ha preso a favore di tutti i residenti delle zone terremotate. Gli sconti su acqua e gas stabiliti dall’Autorità si traducono infatti in consistenti riduzioni dei ricavi”. L’incertezza legata ai tempi di restituzione di tali somme costituisce il vero nervo scoperto: “si prospetta un periodo di esposizione finanziaria durante il quale, a fronte di numerose spese, corrisponderà un significativo calo degli introiti. Una situazione che terremo monitorata con grande attenzione”, conclude Arletti. Il profilo finanziario di Aimag è quel che desta le maggiori perplessità, come ribadisce anche il direttore generale, Antonio Dondi. “Il gruppo si è sempre contraddistinto per il suo basso indebitamento, ma le cose stanno cambiando. Al 31 dicembre 2012 vantavamo 28 milioni di crediti, ma la cifra è già salita a 35 nel mese di giugno”.
Jessica Bianchi