VECCHIA GUARDIA – Pasciuti punta a 100 Della Rocca al derby

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E’ un anno magico per Lorenzo Pasciuti: la paternità, il matrimonio, la terza promozione in quattro anni. E ora, la Serie B. “Quando leggo i giornali e vedo il Palermo nella nostra stessa pagina mi viene un po’ male” – scherza – “Ma so benissimo che troveremo tutti insieme, con umiltà e sacrifici, il modo per dimostrare di meritarci questa categoria. Siamo già un gruppo importante, pieno di valori. Poi sono convinto che arriveranno i rinforzi giusti”. “Pasciu” non perde tempo, ha fretta. E’ stato il primo presentarsi ai microfoni, il primissimo a segnare nella prima partitella di allenamento a Brentonico. E sarà il prossimo a entrare nel club dei biancorossi centenari per numero di presenze in campionato. “Lo so, me ne mancano due. Ci tengo, è un traguardo che mi riempie d’orgoglio”. Oltre all’abbronzatura impeccabile, sul viso di Luigi Della Rocca ci sono le righe di un’emozione particolarmente speciale. La grande differenza della stagione appena conclusa ha un cuore grande. E ormai è molto biancorosso. La promozione conquistata da leader è stata la svolta dell’uomo, prim’ancora che del professionista. Vale tutte le possibili rivincite contro i troppi anni pieni di semafori rossi. “Sì, non dimenticherò mai Lecce” – ammette candidamente – “Ho pianto come un bambino, mi sono tolto un peso enorme. Per questo ho voluto a tutti i costi rimanere qui: grazie al Carpi mi sento finalmente un vincente. E posso rientrare in B davvero dal portone principale!”. Motivatissimo e disposto a tutto per riprendere il proscenio dentro una categoria che ha già scalato con l’Atalanta (nel 2004, promossa in A dopo i playoff): “Ma quel successo non lo sento mio del tutto. Giocai poco”. Ora pensa al presente. E a un appuntamento speciale: “ci aspetta un grosso scalino da valicare: il salto di categoria è notevole, sia sul piano qualitativo che fisico. Poi, inutile che ve lo neghi, ci sono partite e partite. E il derby col Modena è a parte. Ci penso eccome. Lo aspettano tutti i carpigiani. Per me vale doppio, perchè ormai mi sento uno di voi e in più sono un bolognese adottivo”.
E.G.