Protagonista del Forum Guido Monzani di Modena, lo scorso 3 novembre, è stato Oscar Farinetti, l’imprenditore piemontese che ha dato vita al marchio Eataly creando una nuova modalità di diffusione e promozione dei prodotti italiani di qualità, attenti alla sostenibilità ambientale e alle tradizioni. Storie di coraggio. 12 incontri con i grandi italiani del vino è il titolo del libro che è stato presentato: un viaggio alla scoperta di dodici tra i più blasonati e ammirati produttori vinicoli dei nostri tempi. Un percorso dal Nord al Sud della penisola per raccontare le storie di donne e uomini coraggiosi che sono stati i pionieri del vino italiano, tutti accomunati da un modello di agricoltura sostenibile, rispettoso dell’ambiente ed eticamente corretto. Sul palco insieme a Farinetti, lo chef modenese Massimo Bottura che, con il ristorante La Francescana, ha ottenuto il riconoscimento delle 3 stelle Michelin e il terzo posto assoluto nella classifica dei 50 migliori ristoranti del mondo, e – a sorpresa – l’amico Matteo Renzi. Un pomeriggio all’insegna del coraggio, “quello che fa rima con etica e amicizia”, spiega Farinetti, e dell’Italia più bella, quella che crede nel suo Paese e scommette sul made in Italy. “Un’Italia tanto amata e stimata all’estero quanto denigrata dagli stessi italiani”, ha commentato Bottura. E tra le tante storie raccontate con l’ironia e la sagacia a cui Farinetti ci ha ormai abituati, il creatore di Eataly ha voluto aprire una parentesi anche sul gioco d’azzardo.
E’ stato calcolato che tra gioco d’azzardo legale e illegale stiamo avvicinandoci ai 110 miliardi: pensate che il mercato del cibo in Italia si aggira intorno ai 120 miliardi. Spendiamo più in gratta e vinci che a mangiare: ma perchè la gente li compra? Vincere è rarissimo e allora perchè le persone si aggrappano alla fortuna? Non sarà che l’aumento del gioco d’azzardo sia inversamente proporzionale alla mancanza di coraggio del nostro Paese? Tutto il mondo scommette ma noi abbiamo avuto una crescita esponenziale negli ultimi anni ed è un tema che dev’essere capito e indagato”. Farinetti chiude lanciando a una platea entusiasta una vera e propria chicca: “vi do una notizia in anteprima, mi sono messo in testa di aprire il primo autogrill senza coca cola e gratta e vinci. Puntiamo a Secchia Ovest”.
J.B.