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“Teatro significa vivere sul serio quello che gli altri, nella vita, recitano male” diceva il grande Eduardo De Filippo. “Tutti noi nella vita interpretiamo una parte. Vi possono però essere dei ruoli che non sentiamo nostri e, quindi, viviamo male. Il Teatro della Psiche è un metodo che permette alle persone di esplorare i propri vissuti, attraverso l’azione scenica e di affrontarli in modo positivo”, spiega lo psicologo carpigiano Enrico Piccinini.  Il dottor J.L.Moreno, psichiatra e pioniere nel campo dei processi di gruppo, ha scoperto negli Anni Venti l’efficacia della rappresentazione scenica di ciò che ciascuno vive, ha vissuto, desidererebbe vivere, avrebbe desiderato vivere. Tale messa in scena permette di avviare, in un contesto protetto e rassicurante, un dialogo percepibile, attivo e costruttivo fra i diversi aspetti della propria vita. La persona giunge così a un più alto livello di coscienza di sé e di fiducia, e può accedere a modi maggiormente spontanei e creativi nel relazionarsi a sé e agli altri. “Il Teatro della Psiche è un metodo di evoluzione personale basato essenzialmente sulla messa in azione dei contenuti del proprio mondo interno, grazie al quale un individuo è messo in condizione di (ri)sperimentare delle situazioni anziché raccontarle (per info: 348.3040565)”. A Carpi, Piccinini ha da tempo dato vita a un gruppo che si riunisce il lunedì e il giovedì in via Zappiano, 15/A: “un gruppo eterogeneo, accogliente, all’interno del quale si lavora su emozioni, relazioni e creatività. Nella finzione scenica infatti, si vivono emozioni vere, tangibili”. L’approccio utilizzato dalla psicologo è teso a migliorare le relazioni interpersonali consente, grazie all’utilizzo di diverse tecniche proprie della metodologia d’azione, lo sblocco di situazioni interiori cristallizzate e ripetitive, la soluzione di problemi e di situazioni di crisi, la ricerca e la scoperta di opzioni alternative rispettose di sé e dell’altro… Con questo metodo la persona può  imboccare la via di un cambiamento che conduce all’autonomia e alla spontaneità. “Al centro del mio lavoro vi sono l’evoluzione personale, la formazione professionale, l’accrescimento dell’autostima, la gestione dello stress, il superamento di piccoli traumi e tensioni e l’accettazione di sè. Obiettivo del Teatro della Psiche è quello di rompere il copione, di vedersi con altri occhi, affrontando nodi e blocchi personali in un clima sereno”. Il passato non lo si può cambiare, possiamo cambiare il nostro modo di viverlo, in modo che influisca più positivamente sul presente. Il copione del Teatro della Psiche è la vita di tutti i giorni con le sue vicende apparentemente insignificanti e le sue nascoste grandezze e il segreto della sua efficacia è la condivisione, la partecipazione. Sul “palcoscenico” interagiscono persone vere, con i loro difetti, le loro abilità e le loro timidezze. Il  Teatro della Psiche è quindi un’azione che ci permette di mettere in scena il respiro della nostra interiorità: un buon modo per incontrare e incontrarsi.
Jessica Bianchi