Eseguiti i primi interventi all’interno del nuovo comparto operatorio

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Eseguiti ieri, mercoledì 29 gennaio, i primi interventi chirurgici all’interno del nuovo comparto operatorio dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, un’innovativa struttura in grado di garantire il massimo livello assistenziale ai pazienti e di offrire agli operatori i migliori strumenti diagnostici e terapeutici.
“L’attivazione delle nuove sale operatorie è un risultato importante per la comunità carpigiana.  E’ il frutto dell’impegno di tantissimi professionisti che hanno lavorato per mettere a disposizione dei cittadini quello che si presenta come il blocco operatorio più moderno nella nostra regione e che va ad arricchire in modo molto significativo l’offerta in tutta l’area nord della provincia. Siamo consapevoli del ritardo col quale le sale sono state attivate e di questo ci scusiamo, ma occorre anche ricordare che le cause sono riconducibili a negligenze da parte dell’impresa appaltatrice alla quale sono stati affidati i lavori, negligenze riguardanti in particolare la documentazione tecnica, indispensabile per ottenere tutte le necessarie autorizzazioni” evidenzia il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Mariella Martini.
La nuova struttura – che ha richiesto un investimento complessivo di oltre 3 milioni di euro, grazie anche al supporto della Fondazione CR di Carpi –  si sviluppa su una superficie di circa 900 metri quadrati. Tre delle nuove sale hanno una superficie utile di 39 metri quadrati; l’ultima è di dimensioni maggiori (45 metri quadrati) ed è dedicata in maniera particolare agli interventi di ortopedia. La costruzione delle nuove sale operatorie dell’Ospedale Ramazzini si inserisce in un progetto che ha incluso anche la ristrutturazione del comparto operatorio esistente, dal quale sono state ricavate due sale per chirurgia maggiore e – congiuntamente al rinnovo delle tecnologie della Rianimazione – quattro sale poli-specialistiche per procedure di day surgery ed endoscopia diagnostica e operativa. Il nuovo comparto è costituito da cinque aree funzionali, il cui cuore è rappresentato dal vero e proprio blocco operatorio (quattro sale). Oltre ad esso, sono presenti quattro locali deposito; tre locali di servizio per la refertazione, il riposo del personale e l’ufficio del coordinatore; un’area spogliatoi e un’area dedicata ai locali tecnici. La struttura è stata ricavata dalla riconversione di spazi interni di edifici esistenti. Sul piano tecnologico le quattro sale poli-specialistiche sono state predisposte per l’utilizzo delle più recenti tecnologie biomedicali (ad esempio laser chirurgici e sistemi di video-chirurgia). Ogni sala, dotata di un monitor per la video-comunicazione e di sistemi pensili per eliminare gli ingombri sul pavimento, si avvale di sistemi di illuminazione di ultima generazione. Di particolare rilievo il progetto di dotazione multimediale orientato a fornire ai chirurghi i più avanzati strumenti per la gestione dei contributi video-generati. Grazie a queste tecnologie il Sistema Sala Operatoria è in grado di interagire con la rete informatica dell’intero ospedale e di condividere, direttamente su un display touch-screen, le informazioni relative al paziente ottenute da precedenti indagini come radiografie, TAC oppure esami laboratorio. Tra i punti di forza del nuovo blocco di sale operatorie dell’Ospedale Ramazzini di Carpi c’è anche la recovery room – direttamente collegata alla Rianimazione – a cui è stato destinato un open space, attrezzato con cinque posti letto e fornito degli strumenti idonei per seguire e monitorare costantemente sia la ripresa delle funzioni vitali sia il recupero della coscienza dei pazienti operati.
 

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