I no detti sinora sono frutto di una logica sorpassata

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Il Cortile d’Onore di Palazzo Pio è stato più volte spazzato dal vento della  polemica. E’ giusto concederlo a privati in occasione di eventi o manifestazioni culturali? A Palazzo Pio storcono il naso, ma Palazzo Scacchetti sta per sfoderare l’asso di briscola.
“I no detti sinora – ha dichiarato senza mezze misure, l’assessore Simone Morelli – sono frutto di una logica che reputo sorpassata”. Pare insomma non esserci più gara tra assessorato alla Cultura, Centro Storico e Patrimonio e Musei: “occorre rivedere tutti i regolamenti e non solo quelli legati alle concessioni degli spazi pubblici – prosegue Morelli – affinché chi lavora all’interno della macchina comunale non debba trovarsi nell’incombenza di dire dei sì o dei no, bensì possa offrire delle reali opportunità alla città”. La direzione politica intrapresa dalla nuova Giunta quindi, in barba ai direttori, è chiara: “è fondamentale che l’Amministrazione stringa un patto forte coi privati. E’ nostra intenzione allargare l’offerta di spazi per l’intrattenimento e la cultura, richiedendo, ai vari attori interessati a organizzare eventi per la cittadinanza, qualità e rispetto per le regole e la storicità dei luoghi”. Storicità che non deve far rima con sacralità, perché la storia e la cultura sono patrimonio di tutti. Per Morelli la parola d’ordine è “semplificare. Occorrono poche regole. Chiare. Un evento soddisfa i criteri di sicurezza e gli standard igienico sanitari fissati dalla macchina comunale? Perfetto, per il resto ben venga che le persone si autodeterminino e che la pubblica amministrazione, da parte sua, le sostenga e le accompagni in quella grande operazione di riqualificazione del centro e della città in generale che la Giunta si è posta. Una responsabilità di cui devono farsi carico, insieme, pubblico e privati. Un’alleanza, questa, che deve diventare sempre più forte”. E se i regolamenti verranno riscritti, per i ragazzi del Liceo Scientifico, i quali si sono visti negare l’uso del Cortile per il loro ballo di fine anno, la speranza di proporlo a settembre, resta accesa. “Se rispettano le regole, mi chiedo: perché no?”.
Jessica Bianchi