Si sono arrampicati lungo il tubo della grondaia e hanno raggiunto il balcone. Armati di una ventosa e un piede di porco hanno frantumato il vetro della portafinestra e sono entrati in casa. In pieno giorno. Nessuno li ha visti introdursi furtivi in cortile. Nessuno ha sentito nulla, nemmeno quando i ladri, una volta raggiunta la mansarda, hanno trovato la cassaforte: sventrata in due col flessibile. E’ con grande amarezza che Ruggero Ferrari, pensionato residente nella zona dell’Ospedale di Carpi, ci racconta la sua disavventura: “era il 10 marzo. Lo stesso giorno in cui hanno operato mia moglie. Chi ha violato la nostra casa, conosceva le nostre abitudini”. Ed è certamente questo il dettaglio più inquietante. “Appena varcata la soglia tutto mi pareva in ordine. Mi sono fermato in cucina per bere qualcosa e solo quando sono salito verso la camera da letto mi sono reso conto che qualcosa non andava. Ho visto la porta del solaio aperta e ho sentito un odore tremendo: la cassaforte era stata divelta e abbandonata a terra, tutto intorno polvere e puzza. Ci hanno rubato soltanto il contenuto della cassaforte: 1.500 euro in contanti, un ciondolo l’oro e la fede della zia di mia moglie, un ricordo al quale era molto affezionata. La sua borsa con alcuni contanti non l’hanno neppure toccata”. Non sentirsi più sicuri tra le mura di casa è inaccettabile, prosegue il signor Ferrari, “non è possibile andare avanti così. Questo quartiere è sempre più al centro dell’attenzione di malviventi: giorni fa, in via Giorgione, il proprietario di casa ha sorpreso un uomo in giardino il quale gli ha detto di stare cercando il gatto. Nel tentativo di cacciarlo è stato preso a botte dall’intruso. In via del Perugino un’altra signora anziana ha subito davanti alla propria abitazione un tentativo di scippo, mentre poco lontano, la casa della signora Angela Tampellini è stata messa a soqquadro dai ladri. Non si può vivere così. Nella paura perenne. Un tempo Carpi era sicura e vivibile. Ora le cose sono cambiate. Oggi io non apro più a nessuno. Non mi fido. E quando rientro a casa con la mia auto, apro il cancello automatico solo all’ultimo istante. Controllo la strada, il cortile… e, una volta salito, verifico che ogni imposta sia ben chiusa”. Stanchi di subire furti, scippi e rapine, alcuni residenti della zona dell’ospedale hanno deciso di unire le forze, costituire un comitato e aprire, a giorni, una pagina Facebook per creare una vera e propria mappa del crimine in città.
“Impianti di allarmi e videosorveglianza non servono a nulla. Altro che deterrenti… oggi i malviventi consci di non incorrere in alcuna grave conseguenza, rischiano il tutto per tutto. Sono diventati sempre più sfrontati. Per questo motivo, insieme ad Angela abbiamo pensato di far nascere un comitato capace di esercitare maggiore pressione sulle istituzioni e sulle Forze dell’Ordine e chiedere così un maggiore presidio del territorio”. La pagina su Facebook invece presuppone l’aiuto di tutta la cittadinanza: “più siamo meglio è. Ci piacerebbe che tutti coloro che hanno subito una violenza segnalassero il giorno, il luogo e l’ora dove questa si è consumata per tracciare così una sorta di bollettino quotidiano”. Un modo per informare i cittadini dell’entità di un fenomeno, quello di furti e rapine, che sta dilagando sempre più anche nella nostra città.
Jessica Bianchi