Rifiuti: cosa cambia?

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Un’ondata di polemiche si è sollevata con l’avvio della sperimentazione della tariffa puntuale nella Zona Nord di Carpi (decollerà ufficialmente a partire dal 1° gennaio 2016): sistema di calcolo della tariffa di igiene urbana per le utenze domestiche e non, basato non più sul criterio dei metri quadrati dell’immobile ma correlato alla produzione di spazzatura. Della serie: chi più inquina, più paga! Nell’occhio del ciclone sono finite in particolare le dimensioni ritenute eccessive dei nuovi contenitori nei quali conferire il rifiuto non recuperabile, soprattutto da parte di coloro che vivono in condominio. Molti lamentano poi il fatto di dover custodire troppo a lungo i bidoni i quali, soprattutto in vista dell’estate, potrebbero puzzare e richiamare topi e insetti. Levata di scudi anche da parte dei proprietari di animali i quali dovranno fare i conti con le lettiere… Al dirigente dei Servizi Ambientali di Aimag, Paolo Ganassi chiediamo:
Cosa cambierà per le famiglie? E quanto si potrà risparmiare in bolletta?
“La tariffa puntuale è divisa in due parti: una fissa (che incide circa per il 50% sulla spesa complessiva) che viene ripartita in modo uniforme sulle utenze e una variabile legata agli svuotamenti del bidone indifferenziato. Abbiamo previsto degli svuotamenti minimi (considerati partendo dal numero dei componenti del nucleo famigliare + 1), quindi una tariffa minima che chiunque deve pagare: non è possibile che se uno non conferisce rifiuti non paghi nulla anche perché è probabile li stia buttando nottetempo in giro per la città. Chi effettuerà solo gli svuotamenti mimimi pagherà molto meno rispetto a quanto pagato di Tari nel 2014: per un’utenza media di 3/4 persone in un appartamento di 100/120 metri quadrati il risparmio va dai 50 ai 100 euro all’anno. Il costo di ogni conferimento aggiuntivo ammonta a circa 15 euro. Sia però chiaro: accanto agli svuotamenti minimi ve ne sono altri 3 – 6 (questa è la tolleranza) che se vengono fatti non comportano una spesa maggiore rispetto a quella dell’anno precedente”.
Molti condomini hanno polemizzato sul numero di bidoni e sulla mancanza di spazio. Quale compromesso è stato raggiunto?
“Siamo consci della preoccupazione di alcuni cittadini ma, lo vorrei ribadire ancora una volta, i bidoni possono essere custoditi in garage. Se si fa una buona raccolta differenziata le parti putrescibili vengono messe nell’organico, per pannolini e pannoloni esiste un servizio ad hoc quindi, di fatto, nell’indifferenziato finiscono un po’ di carta unta e gli assorbenti igienici delle signore: se opportunamente chiusi non creano alcuna preoccupazione. In ogni caso, qualora vi fosse la volontà da parte di tutti i condomini di dotarsi di un contenitore unico – e in assenza di spazi per gestire i singoli bidoni – si può arrivare a un’utenza collettiva condominiale. Come ripartire la fattura sarà poi un onere che si dovranno assumere l’amministratore e i condomini stessi. Ovviamente in questo caso si perderanno i vantaggi legati a un’utenza singola. Se si esporrà il contenitore più volte, infatti, anche chi è maggiormente virtuoso sarà penalizzato poiché la ripartizione dei costi della tariffa non sarà su base meritocratica ma, immagino, basata sui millesimi, criterio che nulla ha a che vedere con la produzione dei rifiuti”.
Altro tema caldo è quello delle serrature dei bidoni. Cosa devono fare i cittadini qualora volessero porre un lucchetto ai bidoni di carta e indifferenziato?
“Abbiamo previsto la possibilità di avere contenitori con il lucchetto laddove non possono essere tenuti in aree chiuse e quindi sono alla mercé di altri residenti o dei passanti. Negli altri casi ricordiamo che se un cittadino espone il proprio bidone dell’indifferenziato quando è pieno, nessuno può infilarvi nulla ma, anche qualora lo facesse, non cambierebbe nulla poiché si paga lo svuotamento e non il peso dei rifiuti. Chi volesse comunque dotarsi di un bidone con serratura può recarsi direttamente presso il magazzino di Aimag in via Einstein e far fronte a una spesa di 33 euro a contenitore mentre coloro che se lo faranno recapitare a casa ne pagheranno 91.
Accettiamo anche il fai da te, mediante l’impiego di lucchetti propri, l’importante è che il giorno del conferimento il bidone sia aperto per poter essere svuotato. Il mio consiglio comunque è quello di provare per rendersi conto se la chiave è davvero necessaria”.
E sul fronte del conferimento delle lettiere degli animali cosa è cambiato?
“Chi acquista lettiere biodegradabili le può conferire nell’organico, mentre chi opta per lettiere non compostabili le deve mettere, utilizzando un sacchetto di plastica ben chiuso, dentro al bidone dell’indifferenziato. I proprietari di animali possono anche decidere di consegnare le lettiere, sempre in un sacchetto sigillato, presso i contenitori che stiamo allestendo nei quattro centri di raccolta cittadini (via Lucrezio, via Pezzana, via Einstein e a Fossoli). Il servizio nelle stazioni ecologiche è gratuito, nel senso che ricadrà in quei costi fissi che pagano tutti. Solo in una seconda fase, se tale servizio verrà utilizzato appieno, valuteremo se continuare a far pagare tutti o istituire  un contributo una tantum”.
Jessica Bianchi
 

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