Fumata nera… per ora!

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Uno a uno, palla al centro. Ergo: bocce ferme. O quasi. Così potremmo riassumere l’incontro svoltosi nei giorni scorsi a Palazzo Scacchetti tra il sindaco Alberto Bellelli e una rappresentanza della dirigenza del Carpi F.C.1909. Sul tavolo un tema caldo: quello dell’adeguamento dello stadio Cabassi alla massima serie. Comune e club biancorosso avrebbero infatti confermato la “volontà di analizzare approfonditamente ogni possibile soluzione per far giocare in casa la squadra”. L’offerta del primo cittadino non lascia adito a dubbi: il comune non è disposto a spendere un solo euro sonante per il Grande Vecchio ma, come già anticipato sulle colonne di Tempo la scorsa settimana, potrebbe cedere il diritto di superficie a favore del Carpi F.C. 1909 per un congruo periodo (ovvero qualche decina di anni) col conseguente trasferimento alla società dell’onere di effettuare i lavori di adeguamento necessari. “Questa proposta – spiegano in Comune – nasce anche in considerazione del fatto che diverse società di Serie A (Juventus, Udinese, Sassuolo, Torino) hanno seguito questa strada e, in ambito europeo, viene considerata la proposta migliore dagli esperti di impiantistica sportiva. Il Carpi F.C.1909 avrebbe così l’opportunità di sviluppare un progetto di qualità con la garanzia di investimenti fatti con una prospettiva a lungo termine”. Qualora il diritto di superficie passasse al Carpi  (lo strumento legale sarebbe la costituzione di una società di servizi controllata dal Carpi, in cui il Comune eventualmente potrebbe avere una partecipazione minima), verrebbe utilizzato come garanzia del mutuo acceso al credito sportivo per i lavori di ampliamento e adeguamento dello stadio. In questo scenario ogni impegno per l’edificazione sul suolo graverebbe sul groppone di via Marx, perché il Carpi FC 1909 acquisirebbe lo stadio come cespite de facto per i prossimi 20/30 anni. Ovverosia: l’intero immobile ne andrebbe ad arricchire il patrimonio societario, ne aumenterebbe le possibilità di sfruttamento commerciale e da costo si trasformerebbe in un investimento sul futuro.  Il club biancorosso ha accolto la proposta, riservandosi di approfondirla, come ha ribadito il ds Cristiano Giuntoli: “concedere il diritto di superficie non è un iter semplice, ne valuteremo la fattibilità insieme a commercialisti e avvocati. Insieme al Comune ci stiamo adoperando strenuamente per trovare le garanzie necessarie per fare lo stadio. Noi abbiamo presentato un progetto di adeguamento dell’impianto sportivo alle necessità dettate dalla Lega Calcio e dalle autorità di pubblica sicurezza ma non abbiamo ancora ricevuto risposte e, quindi, al momento, non sappiamo se è possibile portare la Serie A a Carpi. Nella trattativa con l’ente pubblico – prosegue il direttore sportivo – non stiamo parlando di progetti ma di soldi, che è un’altra storia”. Insomma la fumata, al momento, è nera. Seppure con qualche sfumatura di grigio. Se ne riparlerà la prossima settimana quando società e sindaco si siederanno nuovamente intorno al tavolo della trattativa.
Jessica Bianchi

 

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