Difendere il lavoro dei 275 dipendenti della Goldoni di Carpi e assicurare le procedure di copertura per alleviare la sofferenza sociale. E’ questo l’impegno principale con il quale si è concluso l’incontro del tavolo provinciale sulla crisi dell’azienda metalmeccanica carpigiana nel pomeriggio del 3 settembre, nella sede del Comune di Modena. Alla riunione sono intervenuti Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, Alberto Bellelli, sindaco di Carpi, il sindaco di Rio Saliceto Lucio Malavasi, Leo Goldoni, titolare dell’azienda, gli avvocati in rappresentanza della proprietà e le organizzazioni sindacali (Fiom e Rsu). Leo Goldoni, dal canto suo, assicura che vi sono degli acquirenti ma non si sbottona ancora sui nomi. Sarà scaramanzia?
“La proprietà – spiega il sindacalista della Fiom – Cgil, Antonio Petrillo – ci ha ribadito l’esistenza di due grandi gruppi stranieri i quali hanno firmato le lettere di riservatezza prima delle vacanze agostane. Ciò significa che molti passi avanti nella trattativa sono stati fatti: ora, infatti, questi due colossi operanti a livello mondiale, dati sensibili e numeri alla mano, potranno procedere con l’acquisizione. Nelle prossime settimane ci dovrebbero essere comunicati i nomi”. Intanto procede anche l’iter burocratico relativo al concordato, il quale dovrà essere depositato entro il mese ottobre: “il contenuto, con tanto di piano industriale, dovrà essere messo a disposizione dal possibile compratore per assicurare la necessaria continuità”.
E mentre, lentamente, la trattativa per salvare la storica azienda carpigana continua, i lavoratori possono tirare un piccolo sospiro di sollievo. Siglata infatti ad agosto la cassa integrazione straordinaria per crisi fino al 9 agosto 2016.
Nei prossimi incontri, tra proprietà e sindacati, Petrillo auspica di trovarsi già faccia a faccia col nuovo acquirente. “C’è tanto di cui discutere, dal mantenimento dei livelli occupazionali alla ripresa della produzione”.
Jessica Bianchi